“Sgombriamo subito il campo dai sospetti. La vicenda dell’ex carabiniere di Sabaudia che pagava un tizio per appiccare il fuoco e poi trarne vantaggio in contributi per la sua associazione, non è minimamente da estendere a quanti si impegnano, talvolta rischiando anche la vita, a contrastare gli incendi. Pertanto Carabinieri, Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile, vanno ringraziati e rispettati.
Gli incendi scoppiano per diversi motivi. Nella provincia di Latina e, soprattutto, nella sua zona sud, essi servono prevalentemente al rinnovo dei pascoli. Questo dicono le statistiche e gli esperti del settore. Naturalmente chi appicca il fuoco non va assolutamente giustificato, ma è sacrosanto coinvolgere gli allevatori nelle azioni di governo del territorio collinare e montano, ma questo oggi non avviene. L’abbandono della montagna, in cui il fai da tè ha preso il sopravvento, l’accesso sregolato alle aree boschive, l’uso aggressivo dei beni montani, appaiono non più tollerabili.
È necessario conoscere i problemi e applicare le soluzioni più idonee. Restiamo convinti che non siano non più rinviabili
- la revisione della regolamentazione delle fide pascolo, per mettere in relazione il contenimento degli allevamenti e la sostenibilità dell’aree collinari e montane;
- la creazione di fasce antincendio attraverso il fuoco prescritto, tecnica fortemente voluta dalle scriventi Associazioni e introdotta finalmente nella normativa antincendio regionale;
- l’aggiornamento dei PGAF, dando maggiore importanza alla previsione d’invasi in grado di raccogliere l’acqua piovana e quella di scioglimento della neve, da utilizzare sia per abbeverare gli animali che per gli elicotteri antincendio. Questi avrebbero la possibilità di ricarica in tempi più rapidi rispetto al prelievo dell’acqua del mare, oltretutto dannosa per la flora collinare e montana.
Non vorremmo che si arrivasse alla prossima stagione estiva senza un minimo di interventi per la prevenzione. Ne stiamo parlando da anni, i comuni, gli Enti Parco, le Comunità Montane, conoscono bene la tematica, per questo auspichiamo che alle parole e agli argomenti seguano i fatti”.
Così, in una nota, Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine e l’Associazione Incontri & Confronti.