INCENDIO ALL’EX FREDDINDUSTRIA DI APRILIA, ARPA SCONGIURA L’INQUINAMENTO

Incendio all’ex Freddindustria di Aprilia, l’Arpa Lazio completa le sue analisi e scongiura il pericolo di inquinamento dell’aria

Dopo la prima analisi pubblicata il 7 febbraio, arriva anche la seconda parte di relazione dell’Arpa.

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In relazione all’incendio che si è verificato il primo febbraio ad Aprilia e che ha coinvolto alcuni capannoni abbandonati della ex Freddindustria – si legge in una nota dell’Agenzia regionale di protezione ambientale – l’ARPA Lazio ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine.


Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente.
Concentrazioni di tossicita equivalente (TEQ) in ambiente urbano di diossine e furani sono stimati (dati World Health Organization WHO nel documento Guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiore sono indicazioni per fonti di emissione localizzate. II valore del campione è inferiore al valore di riferimento individuato dall’OMS per l’ambiente urbano.

Tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente rilevabili il benzo(a)pirene è l’unico composto per il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite pari a 1 ng/m3 come concentrazione media annua. II valore del campione è inferiore al valore limite annuale previsto dalla normativa.

Per quanto riguarda i PCB, non esistono limiti normativi o valori di riferimento. A titolo informativo, è possibile segnalare che in base all’esperienza maturata dall’ARPA Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale (EcoX Pomezia 2017, TMB Salario Roma 2018, Mecoris Frosinone 2019, LOAS Aprilia 2020) i valori di PCB misurati possono rientrare in un range molto ampio che oscilla da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3.

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