INCENDI SU MANDATO A SABAUDIA, L’UOMO DI CESTRA CONFERMA TUTTO: MI PAGAVA PER APPICCARE IL FUOCO

Enzo Cestra
Enzo Cestra

Sabaudia, si è svolto l’incidente probatorio: a testimoniare il co-indagato del 71enne Enzo Cestra arrestato dai Carabinieri del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina

Ha paura di Enzo Cestra, il co-indagato Diego Giusti, accusati dalla Procura di Latina di aver appiccato incendi a fini di lucro a Sabaudia. Cestra, in qualità di mandante, Giusti, in qualità di esecutore. Accuse che oggi, 9 maggio, Giusti ha ribadito nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto presso il Tribunale di Latina dinanzi al giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, e al sostituto procuratore Giorgia Orlando.

Giusti, 42 anni, difeso dall’avvocato Fortunato La Macchia, aveva denunciato gli incendi che gli sarebbero stati commissionati dal 71enne Enzo Cestra, militare dell’Arma e Presidente del Nucleo Volontario e Protezione Civile Anc 147 a Sabaudia, arrestato a marzo per i reati di incendio boschivo e truffa aggravata. Cestra, difeso dall’avvocato Enrico Del Monte, era presente nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto oggi, pur assistendo in un’altra aula rispetto a quella dove Giusti confermava le accuse a loro carico, ribadendo di essere stato pagato per appiccare le fiamme. Un’accortezza presa dal Tribunale proprio per non farli incontrare, dal momento che Giusti sostiene di avere timore di Cesta, pur spiegando di non essere mai stati minacciato. Ora, sarà il pubblico ministero Orlando a decidere il destino giudiziario dei due indagati.

Dopo l’arresto ai domiciliari avvenuto a marzo, Cestra aveva risposto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, svolto alla presenza del pubblico ministero Giorgia Orlando, firmataria dell’indagine eseguita dai militari del NIPAAF del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina, guidati dal tenente colonnello Vittorio Iansiti, insieme al Nucleo Carabinieri “Parco” di Sabaudia.

Cestra aveva negato le accuse, fornendo la sua versione dei fatti e sostenendo di aver partecipato ai bandi della Regione Lazio per i soldi che l’ente metteva a disposizione. Peraltro, alcuni dei soldi contestati sarebbero finiti sul conto della sua associazione quando, invece, avrebbero dovuto essere a favore dei Vigili del Fuoco.

L’avvocato difensore aveva chiesto la revoca della misura cautelare e, in subordine, un provvedimento più lieve degli arresti domiciliari a cui Cestra è sottoposto dallo scorso 17 marzo. Il Gip Cario, però, aveva confermato i domiciliairi, misura alla quale Cestra è ancora ristretto.

L’INCHIESTA – Secondo l’accusa, colui che avrebbe dovuto prevenire gli incendi, li faceva causare così da intervenire con la sua squadra, per poi chiedere i soldi alla Regione Lazio. Nei confronti di Cestra sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza con riferimento ad almeno due incendi, divampati, in data 28 agosto, nel Comune di Sabaudia, in località Sorresca e in via degli Artiglieri, in zona boschiva, trattandosi di aree prossime al centro urbano, con interessamento di aree coperte da eucalipti e querce, tutte in zone di altissimo pregio ambientale.

Leggi anche:
A FUOCO IL BOSCO DI EUCALIPTO A SABAUDIA

I due incendi avevano investito due aree, rispettivamente di 8000 mq e 3000 mq, procurando pericolo per l’incolumità pubblica, concretamente determinato a carico delle numerose presenze che si registrano a Sabaudia in piena stagione balneare. Attraverso una meticolosa attività d’indagine si è potuto appurare Cestra, posto agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, era il mandante che aveva incaricato un altro individuo (un quarantunenne anche lui volontario della Protezione Civile), il quale, dietro suo compenso, aveva appiccato materialmente le fiamme. L’esecutore materiale, già individuato e denunciato a settembre scorso, è indagato per il reato di incendio boschivo. Si tratta di un soggetto fragile, in cura presso il Dipartimento di salute mentale dell’Asl di Latina, tanto che il Gip ha rigettato la richiesta della misura dell’obbligo di firma, lasciandolo libero.

Enzo Cestra (il primo da destra) insieme ai volontari della sua associazione

Il mandante, invece, abusando dei poteri inerenti al suo incarico di servizio di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, oltre che per incendio boschivo, è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato avendo causato dolosamente gli incendi finalizzati a conseguire un illecito profitto costituito dai finanziamenti regionali previsti per la relativa Associazione; l’istigatore di tale eventi incendiari, ottenendo le sovvenzioni regionali, induceva così in errore la Regione Lazio, Ente erogatore dei fondi rimborso.

Leggi anche:
DÀ FUOCO AL BOCCO MISTO DI EUCALIPTETO A SABAUDIA: DENUNCIATO PER INCENDIO DOLOSO

Secondo gli inquirenti, che hanno ricostruito le fasi degli ordini impartiti da Cestra al suo volontario, i roghi erano appiccati dietro corresponsione di 20 euro. Le indagini, infatti, si sono avvalse di intercettazioni sia telefoniche che ambientali, così da documentare la presenza dell’esecutore 41enne sia alla Sorresca che in via degli Artiglieri. Una volta ripreso dalle telecamere di video-sorveglianza, a bordo della sua bicicletta, il 41enne è stato sentito a sommarie informazioni dagli inquirenti, ammettendo di aver ricevuto 20 euro e sopratutto indicando il suo mandante che aveva lo scopo di ottenere i fondi regionali. Dal 2021 al 2024 la Protezione Civile Anc di Cestra ha ottenuto dalla Regione 32mila euro: nel 2024, l’anno degli incendi appiccati, la cifra è stata di 7mila euro.

Cestra, da ciò che emerge dalla intercettazioni, era ben consapevole della sua condizione a rischio: “Mo’ m’arrestano, me danno i domiciliari”. Peraltro, il 71enne avrebbe provato a retrodatare le dimissioni del volontario incendiario e consigliato all’uomo di non relazionarsi con gli inquirenti.

Articolo precedente

FORMAZIONE CIVICO-LINGUISTICA PER STRANIERI, IL COMUNE DI LATINA ADERISCE A PRILS LAZIO

Articolo successivo

LATINA, VIA PIONIERI DELLA BONIFICA: IN ARRIVO 4 NUOVI ASCENSORI

Ultime da Giudiziaria