Nardacci e Bellucci (Uncem Lazio): “Incendi e post-emergenze: servono tavoli permanenti nei territori montani”
“Gli incendi che stanno devastando le nostre montagne non sono soltanto un dramma ambientale, ma una minaccia concreta per la sicurezza di chi vive e lavora in questi territori. Le fiamme cancellano in poche ore anni di cura e di equilibrio naturale, distruggendo biodiversità, indebolendo i terreni e aumentando in modo esponenziale i rischi successivi: frane, erosione, dissesto idrogeologico”.
Lo dichiara Onorato Nardacci, membro dell’Ufficio di Presidenza UNCEM (Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani) ed ex Commissario della XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni.
“Per questo – prosegue Nardacci – insieme a UNCEM proponiamo di istituire tavoli permanenti di coordinamento in ogni area montana, che riuniscano amministratori locali, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, associazioni e cittadini. Non possiamo limitarci a inseguire le emergenze: serve un lavoro continuativo, capace di integrare prevenzione, monitoraggio e interventi rapidi.
Proteggere la montagna significa proteggere chi la abita e la vive ogni giorno, ma anche tutelare un patrimonio naturale e culturale che appartiene all’intero Paese. È un impegno che richiede responsabilità condivisa, visione e costanza nel tempo”.
“Da anni – sostiene il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci – ci battiamo per riportare in montagna, attraverso organismi esperti e attrezzati come le Comunità Montane, gli strumenti tecnici e finanziari per operare nella prevenzione degli incendi boschivi. Da quando questa attività preventiva è venuta meno, a causa del cieco indebolimento delle Comunità Montane, ogni estate gli incendi divorano intere montagne e le attività di emergenza per lo spegnimento divorano risorse ben maggiori di quelle che servono per la prevenzione. Nella speranza che si passi finalmente ai fatti dopo anni di chiacchiere Uncem Lazio promuove tavoli permanenti per affrontare con la giusta attenzione questo enorme flagello”.