Case dei militari senza imposta Imu: il Ministero della Difesa perde il contenzioso tributario con il Comune di Sabaudia
Benefit, al lordo delle tasse. In sintesi può essere descritta così la pretesa del Ministero della Difesa che, assistito dall’avvocatura dello Stato, ha fatto causa in Commissione Tributaria al Comune di Sabaudia, contestando all’Ente l’Imu, ossia l’imposta municipale sugli immobili.
Come noto, a Sabaudia, l’esercito è una presenza rilevante con il Comando artiglieria controaerei, dipendente dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto. Ad ogni modo, il Ministero della Difesa, da cui l’esercito e i Carabinieri dipendono, ha intentato, nel 2021, un contenzioso contro il Comune di Sabaudia presso la Commissione Tributaria Provinciale.
Al centro della contesa, l’imposta sulle unità abitative concesse ai dipendenti del ministero, ossia ai militari dell’esercito di stanza a Sabaudia, per esigenze personali e familiari. Gli anni oggetto del ricorso tributario sono il 2016, il 2017 e il 2019, sebbene ci siano altri contenziosi per altre annualità, con importi complessivi rilevanti.
In sostanza, nel 2020, il Comune di Sabaudia ha notificato al Ministero della Difesa gli importi dovuti per l’Imu non pagata: per il 2019, 86.999 euro, di cui 66.895 euro per imposta, oltre interessi e 20.068,50 euro a titolo di sanzione per omesso versamento; per il 2017, 91.250 euro, di cui 69.591 euro per imposta oltre interessi e 20.877 euro a titolo di sanzione per omesso versamento; infine, per il 2016, 91.323 euro di cui 69.591 euro per imposta dovuta oltre interessi e 20.877,30 euro a titolo di sanzione per omesso versamento.
Un ricorso che ad aprile 2021 la Commissione Tributaria provinciale pontina ha respinto, facendo soccombere il Ministero della Difesa in quanto “la deroga rispetto alla regola dell’imponibilità sarebbe stata ammissibile solo se fosse stata tempestivamente denunciata dalla contribuente. Infine, appare del tutto fuorviante e non pertinente il richiamo dell’art 14 del Regolamento IUC Roma Capitale in quanto trattasi di norma locale avulsa dal contesto territoriale considerato dall’accertamento ed effettivamente priva di efficacia verso il Comune di Sabaudia”.
Contro quella pronuncia, il Ministero della Difesa ha proposto appello alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio, la quale si è pronunciata nei giorni scorsi, depositando la sentenza il 18 luglio.
La Corte di secondo grado ha dichiarato non accoglibile l’appello, respingendo quindi il ricorso del Ministero. Nessuna franchigia per gli immobili occupati dai militari che vede il Ministero come concessionario del Comune in quanto “in ossequio ad uno dei principi fondamentali del diritto tributario, è illegittima l’estensione, in via analogica, della deroga prevista per i beni demaniali concessi ad imprenditori privati, ai fabbricati appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato assegnati ai propri dipendenti”.
Ecco perché il Ministero, non trattandosi di alloggi sociali, deve pagare l’Imu e, in questo caso, la sanzione per l’omesso versamento dell’imposta.