Si voterà domenica e lunedì nei Comuni di Anzio e Nettuno che provengono entrambi da un commissariamento per mafia
Non è stata e non sarà facile la votazione nei due comuni del litorale sud capitolino, a due passi dal capoluogo pontino, entrambi sciolti per mafia a seguito della imponente operazione antimafia chaimata “Tritone”, che ha scoperchiato ciò che accadeva in quei territori, completamente infiltrate da una ‘ndrina calabra.
Ad Anzio, quattro giorni fa, la prova di una elezione amministrativa difficile, al netto di parenti e amici legati a personaggi finite direttamente o indirettamente nell’inchiesta “Tritone”, che i cittadini troveranno nelle liste da votare.
Ad ogni modo, la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, presieduta dalla deputata di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, ha evidenziato che l’inopportunità della candidatura di Giovanni De Luca, candidato al comune di Nettuno per la lista “Noi Moderati – Maggiore Sindaco”.
Nei confronti di De Luca, infatti, è stato emesso, in data 11 luglio 2024, il decreto che dispone il giudizio immediato per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio (articoli 319, 321 del codice penale). La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.