I privati interpellati a Gaeta per il Piano Regolatore, insorgono i tre consiglieri comunali di minoranza Emiliano Scinicariello (PD), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità Valore) e Franco De Angelis (Insieme Con Silvio D’Amante”
“Ci stiamo chiedendo, ormai da un paio di giorni, se la Delibera di Giunta n.117 del 30 maggio sia la più classica delle prese per i fondelli pre-elettorale o qualcosa di più serio e preoccupante.
La delibera in questione è un atto di indirizzo che ha per oggetto un “avviso pubblico per operatori economici…finalizzato a presentare proposte e progettualità relative a interventi in variante al vigente Piano Regolatore Generale”, e contiene una serie di aspetti che dovrebbero preoccupare tutti i cittadini che tengano un minimo a Gaeta, se non fossero così marchiani da lasciar intendere che si tratti di una presa in giro malcelata.
Anzitutto i destinatari dell’avviso, che sono soltanto “operatori economici ed il mondo dell’economia in generale”. Già il fatto di escludere dal novero dei soggetti ammissibili all’avviso i comuni cittadini appare ingiusto e inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è l’esclusione del Consiglio Comunale da ogni forma di decisione a riguardo, sebbene ogni variante al Piano Regolatore Generale debba necessariamente passare dalla massima assise cittadina. A meno che non si tratti di varianti non sostanziali, ma di quelle talvolta l’Amministrazione Comunale ha abusato, e gli esiti li conosciamo tutti (leggasi il rinvio a giudizio per il caso “ex stazione”).
In ogni caso, appare assurdo limitarsi a deliberare di “dare mandato ai dirigenti dei dipartimenti dell’Ente, ciascuno per le proprie competenze, in particolare al dirigente del dipartimento SEAP, di provvedere all’attivazione delle necessarie procedure per porre in essere le azioni e le misure descritte nel presente atto”. Ed è altrettanto assurdo che di tutto questo la Presidente della Commissione Consiliare Urbanistica Pina Rosato non ne abbia fatto cenno in occasione della conferenza dei Capigruppo del 29 maggio (la proposta di delibera è del 27 maggio) o, peggio, non ne sappia nulla. Nel primo caso sarebbe un atto gravissimo di mancanza di rispetto verso i colleghi consiglieri e membri della Commissione, nel secondo sarebbe un atto altrettanto grave nei suoi stessi confronti da parte della Giunta ed in particolare del Sindaco che la presiede e dell’Assessore Morini che quella proposta l’ha portata in delibera.
E ancora, il Comune di Gaeta ha pagato centinaia di migliaia di euro per far realizzare le Linee Guida al Piano Regolatore Generale, peraltro approvate nella scorsa consiliatura, per poi continuare con interventi in variante ad un Piano Regolatore Generale del 1973, creato per una città che mirava ai 50mila residenti ed oggi si ritrova con meno di 20mila. Se non è danno erariale questo…
Infine, una considerazione che è forse troppo “razionale”, lungimirante e volta al bene pubblico, per essere il Comune di Gaeta…per presentare proposte e progettualità da parte di attività produttive (che non sono solo quelle commerciali) non basta presentare un’idea, ma occorre un vero e proprio progetto fatto di stime economiche e previsioni occupazionali, deve passare per una valutazione ambientale. Insomma, non può trattarsi di proposte estemporanee e strampalate, ma devono avere un business plan decoroso, e soprattutto dovrebbero seguire un iter di legge che prescinda da questa delibera. In termini di opportunità, slegare questa proposta dall’iter che è in corso per il nuovo Piano Regolatore Generale significa che di quel piano non interessa proprio a nessuno… insomma, denari pubblici buttati e una Città che non evolverà mai.
Dunque, in assenza di una considerazione più generale del contesto urbano e di una logica di sistema territoriale, pensare semplicemente di mettere un’attività produttiva dove “fa comodo a qualcuno” è una logica miope ed “anni ‘50”. Eh sì, Anni ’50… alla faccia degli Avanti tutta!“.
Così, in una nota, i consiglieri comunali Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e Franco De Angelis.