IMPIANTO SEP A MAZZOCCHIO. COMITATI: “NON FUNZIONA E VA CHIUSO”

I comitati riuniti dell’area di Mazzocchio tornano ad invocare la chiusura della Sep, impianto di compostaggio di Pontinia. Nonostante i quasi 2 milioni di euro spesi per l’ammodernamento – spiegano – l’impianto continua a puzzare. I comitati non riconducono alcun modo la responsabilità alla gestione commissariale e guardano quindi alla struttura che appare vetusta e soprattutto insistente su un territorio abitato che mal si sposa con la produzione di compost, seppur di qualità. “Impianto troppo vecchio oppure è il compost che non va prodotto tra le case. La Sep puzza nonostante i soldi spesi. I dati in provincia parlano chiaro: si produce poco umido rispetto alla capacità spropositata degli impianti”

LA NOTA – C’è qualcosa che non va nella Sep, l’impianto di compostaggio di Mazzocchio. Nonostante il milione e 750 mila euro di fondi pubblici spesi per il suo ammodernamento continua ad emanare miasmi.

Siamo consci che la Sep sia oggi gestita da unamministratore giudiziale, quindi dal pubblico – spiegano dai comitati di Mazzocchio, Boschetto GricilliMacallè, Il Fontanile, Pontinia Ambiente e Salute – per cui non abbiamo dubbi che i soldi siano stati spesi in modo corretto. Tuttavia qualcosa continua a non andare e a rimetterci siamo sempre noi cittadini. Occorre ripensare seriamente al ruolo di questo impianto”.

I motivi alla base del non corretto funzionamento dello stabilimento sono due: o la struttura è talmente vecchia da non funzionare correttamente nemmeno dopo i cospicui investimenti; “Oppure – concordano i cittadini – il compost non si può produrre nelle vicinanze di case abitate, campi agricoli e monumenti dall’alto valore storico e patrimoniale come Fossanova. D’altronde il compost deriva dalla lavorazione aerobica della frazione organica, che tutti sappiamo essere maleodorante. Quando un impianto comincia a lavorare quasi 50 mila tonnellate di immondizia in unanno è normale che i problemi delle puzze si moltiplichino

Ad essere poco funzionale è anche la struttura di Sep che per ultimare la lavorazione si serve dell’impianto gemello Sogerit, che sorge a pochi metri dall’impianto Sep e che strizza, sostanzialmente, i rifiuti. “Peccato – proseguono i cittadini – che poi questi rifiuti spremuti debbano attraversare una strada pubblica per finire finalmente in Sep. Insomma si tratta di un impianto vetusto che fa acqua da tutte le parti, figlio di una gestione privata fallimentare e fuori legge e che forse andrebbe semplicemente chiuso”.

Una decisione inevitabile per i comitati che ritengono infondate le preoccupazioni per un’eventuale emergenza nel conferimento dei rifiuti che potrebbe colpire i Comuni che attualmente portano i propri rifiuti in Sep. “Ad oggi la provincia di Latina ha più impianti di quanti ne servano – sostengono i cittadini con l’ausilio dei dati –  La provincia di Latina nel 2017 ha prodotto 129.147,6  tonnellate di raccolta differenziata di queste 63.086,3 di frazione organica. Abbiamo attive e funzionanti Self Garden, autorizzata per 45.000 tonnellate e Kyklos che sulla carta potrebbe riceverne anche 120.000. Aggiungiamo l’impianto Easy Energia che sta per essere costruito proprio a Mazzocchio e che utilizzerà la stessa tipologia di rifiuto per produrre Biogas. A questo si aggiunga il sempre più diffuso ricorso alle compostiere di comunità e domestiche nei tanti comuni agricoli che caratterizzano la provincia”.

Se si vuole – concludono i cittadini il problema Sep è risolvibile. Richiamiamo ancora le parole del sindaco di Pontinia e presidente della Provincia Carlo Medici che disse in un incontro pubblico che se la Sep non funzionava andava chiusa. Purtroppo la Sep non funziona, con tutta la buona volontà. Ora la politica deve prendere le dovute e conseguenziali decisioni.”

Articolo precedente

BIODIVERSITÀ A LATINA: SUCCESSO PER L’EVENTO ORGANIZZATO DAL CLUB UNESCO

Articolo successivo

LATINA, PRESCRIZIONI FALSE: ARRESTATO MEDICO. INDAGATI AVVOCATO E FARMACISTA (INTERDETTI PER UN ANNO)

Ultime da Politica