IMPIANTO RIFIUTI AD APRILIA, OGGI LA CONFERENZA DEI SERVIZI. L’INTERVENTO DI “TUTELIAMO APS”

L'area dove sorgerebbe l'impianto CSS ad Aprilia
L'area dove sorgerebbe l'impianto CSS ad Aprilia

Conferenza dei servizi per l’impianto di produzione combustibile da rifiuti proposto dalla società Mts di Aprilia

Oggi si è tenuta la prima conferenza dei servizi della società MTS per la realizzazione dell’ennesimo impianto di gestione rifiuti. “Come spesso accade, fra gli assenti – spiega in una nota l’esponente di “Tuteliamo Aps” Ilenia Borace – c’è la ASL di Latina e con nessun parere o richiesta la sua assenza verrà tramutata automaticamente in silenzio assenso”.

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“In una città in cui il tasso di mortalità oncologiche è altissimo, uno dei più alti del Lazio, la Asl ritiene di non intervenire nel procedimento di autorizzazione di un impianto che potrebbe portare sul nostro suolo altri 400.000 tonnellate di rifiuti annui che sommati a tutti gli altri fanno un numero mostruoso di tonnellate di immondizia che arriva nei nostri quartieri”.

“A distanza di due anni dalla manifestazione del 9 settembre in cui chiedemmo al Sindaco di avviare uno studio epidemiologico approfondito di quartiere e di avere maggiori tutele attraverso il riconoscimento di beni paesaggisticamente di interesse pubblico come la Campagna Romana e la modifica delle norme tecniche del piano regolatore con norme più stringenti in aree agricole, nulla si è mosso!!!”

“Anzi andiamo sempre peggio perché, ad oggi non solo il pubblico che presenta osservazioni viene redarguito dai legali dei proponenti, che in contrasto con le convenzioni internazionali e con lo stesso testo unico cercano di delegittimare la partecipazione della cittadinanza, ma addirittura non viene più consentito neanche l’intervento dei cittadini nella stessa conferenza dei servizi per poter porre all’attenzione aspetti che potrebbero essere utili all’ente che deve decidere se autorizzare o meno l’impianto”.

“A seguito di questa prima conferenza dei servizi entro e non oltre 90 giorni ( 24 ottobre), dovranno essere emessi i pareri da parte degli enti. La Provincia di Latina dopo aver fatto notare che mancava una nota, ne ha spiegato il contenuto che riguardava il pozzo di captazione delle acque sotterranee sostenendo che le coordinate fornite dalla società non hanno consentito di trovare l’autorizzazione corrispondente”.

“Altro intervento è stato dell’area AIA, che riprendeva il corposo e puntale parere ARPA, la quale chiedeva delucidazioni in merito alla metodologia che intendesse utilizzare la MTS per il rispetto dei parametri delle BAT per “asciugare il rifiuto contenente un parte di umido”. Mentre per il Comune di Aprilia, le osservazioni hanno a nostro avviso le punte spezzate dal non avere veri e propri strumenti di tutela rispetto all’espansione di tali impianti insalubri all’interno dei suoi regolamenti e strumenti urbanistici e ambientali“.

“Quello che ci chiediamo – conclude Borace – e che continua a non chiedersi nessuno è come fa una società che come titolo di proprietà presenta un contratto privo degli estremi di registrazione ad essere titolata a chiedere pareri e autorizzazioni alla realizzazione di impianti di questo genere? Come fanno società che risultano inattive a far avviare procedimenti? Queste sono due delle domande che avremmo voluto fare in conferenza dei servizi ma ci è vietato di proferire parola. Questo è il sunto della prima conferenza dei servizi, continueremo a seguire il procedimento nei suoi sviluppi futuri”.

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