Il Comitato “No al forno crematorio di Fondi” ha indetto una manifestazione pubblica all’Hotel de Conte per mostrare ai cittadini le ragioni della sua contrarietà al forno e i passi compiuti finora dal comitato
Nei giorni scorsi – si legge in una nota dello stesso comitato – il Comitato ha diffuso inoltre una Lettera Aperta indirizzata alle associazioni di categoria, ai Parroci della Città, ai vertici dei Parchi Naturali Regionali, alle dirigenze scolastiche, al personale dell’Ospedale San Giovanni di Dio, alla dirigenza del Mercato Ortofrutticolo, alla Comunità straniera, alle associazioni culturali, ambientaliste e sportive locali.
Proprio nei pressi dove sorgerà questa struttura, il presidente Paolo de Bonis e tutto il direttivo mostreranno esempi di strutture preesistenti, e di come già altre realtà si sono ribellate a scelte che non tengono conto del territorio.
I componenti del Comitato non hanno nulla in contrario alle scelte dei singoli, ma fa notare che la costruzione di una simile struttura è sovradimensionata per le esigenze della città, anche aggiungendo le necessità dei comuni limitrofi, per cui non sono valide le ragioni di interesse pubblico, ancor più visto che non risolvono il problema del sovraccarico dell’attuale Cimitero, e comunque a breve si dovrà trovare un’altra area cimiteriale.
A questo punto per quale ragione si ritiene prioritaria e urgente una struttura così ingombrante, al punto che l’amministrazione la ritiene improcrastinabile, senza alternative? Non sarebbe giusto ascoltare i cittadini per trovare delle soluzioni condivise, si preferisce imporre tutto dall’alto, perché si è già deciso così e non si può tornare indietro.
Noi del Comitato – prosegue la nota – siamo di diverso avviso, innanzitutto vogliamo comunicare gli atti del procedimento, in maniera che si sappia che il forno è una realtà concreta, non una ipotesi, come dicevano solo qualche mese diversi amministratori di questa città. Vogliamo discuterne coi cittadini, per questo è stata indetta questa manifestazione aperta a tutti i cittadini, in maniera da fare scelte consapevoli. Non è vero che tutto è deciso, lo ha dimostrato la richiesta di revoca per autotutela proposta da alcuni consiglieri comunali di Fondi, rifiutata però dalla maggioranza, adducendo che ormai tutto è deciso me che vigileranno.
Ma ci domandiamo: come potrà vigilare il Comune essendo tutto in project financing, quindi è stato tutto delegato alla società appaltante? Chiederanno i controlli all’Arpa tutti i giorni?
Si farà carico il sindaco della salute pubblica dei cittadini, in particolare di quelli che vivono in quell’area? Ricordiamo a tutti che a poche centinaia di metri da tre scuole di ogni ordine e grado, una ludoteca, l’Ospedale di Fondi, attività commerciali e e ricettive. Da diverse parti si dice che anche le fabbriche più recenti sono a tasso di inquinamento zero, ma avete mai visto queste fabbriche vicino delle scuole?
Alcuni affermano che già ci sono altri inquinamenti nella Piana di Fondi, bene, noi del Comitato No al forno crematorio di Fondi invitiamo a darci questi dati, avremo ancora ulteriori ragioni per dire no al forno crematorio. Altri invece dichiarano che ci saranno vantaggi economici per la città, noi siamo sicuri di no, per questo – conclude la nota – chiediamo a tutti i cittadini di essere presenti Sabato 18 Marzo alle 16, all’Hotel del Conte a Fondi, insieme discuteremo e se lo si vorrà, si potrà partecipare alla raccolta firme per dire no al forno che il Comitato presenterà al Sindaco.