IMPIANTO CSS AD APRILIA: “CONFUSIONE NELL’ISTANZA, CHIEDIAMO CHIAREZZA”

Richiesta di un impianto CSS ad Aprilia, le tre associazioni civiche intervengono: c’è stata confusione, si rischia di non poter presentare osservazioni. La denuncia di Carmen Porcelli per La Città degli Alberi, Rosalba Rizzuto per Aprilia Libera e Andrea Ragusa per Cittadini Pentastellati – Grillini Apriliani

“Una istanza inviata al Comune di Pontinia anziché a quello di Aprilia, una procedura inserita tra le richieste di Valutazione d’Impatto Ambientale che rinvia ad un link relativo ad una società denominata Laziale Ambiente; una confusione che ha reso di fatto irreperibile il progetto presentato dalla MTS per realizzare un CSS e che potrebbe impedire alle associazioni e ai movimenti di Aprilia di presentare osservazioni al progetto.

Il progetto del CSS presentato dalla società MTS (società riconducibile alla Rida Ambiente), infatti, non ricadrà sul territorio di Pontinia – come erroneamente riportato nel modulo di istanza presentato – bensì ad Aprilia, nella zona Sacida, e casualmente, proprio all’interno dell’ampliamento concesso alla RIDA nel 2020. Ce ne siamo accorti andando a cercare la documentazione sul box della Regione Lazio (dove tra le altre cose il link rimandava ad un box sbagliato relativo, cioè, ad un altro progetto) in quanto ci sembrava molto strano che i tempi per presentare le osservazioni al progetto fossero già scaduti, senza che nessuno ne fosse venuto a conoscenza.

Infatti, sulla base del comma 2 dell’Art. 27 bis del D. Lgs. 152/2006, il proponente doveva annoverare tra i soggetti competenti, quanto meno, l’amministrazione sul cui territorio prevede di realizzare l’impianto. Invece, sia l’istanza, sia le note, sia le comunicazioni, da e per la Regione Lazio, sono state indirizzate al Comune di Pontinia! Solo il 31 gennaio scorso, cioè oltre un mese dopo la ricezione della istanza della MTS, i funzionari della “Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, Area Valutazione Impatto Ambientale – Area Autorizzazioni Integrate Ambientali”, si sono accorti dell’errore.

La richiesta della VIA è stata, infatti, protocollata agli enti territoriali competenti – Regione Lazio, Provincia di Latina e Comune di Pontinia – oltre a quelli che dovranno esprimersi su questioni tecniche (Arpa, Asl, Soprintendenza, VV.F., etc.) il giorno 28 dicembre 2021. Quando ci siamo accorti che il progetto riguardava il Comune di Aprilia e non quello di Pontinia abbiamo inviato due pec, segnalando alla Regione Lazio gli errori; siamo stati subito ricontattati e abbiamo ricevuto la conferma che il Comune di Aprilia ha effettivamente ricevuto la comunicazione della Regione Lazio, il 31 gennaio.

Il progetto è stato ricevuto nel periodo in cui il Comune di Aprilia non aveva un assessore delegato all’ambiente, eppure, ci chiediamo, da quando gli uffici di Aprilia erano a conoscenza del CSS? Ad oggi non siamo riusciti ancora a reperire il progetto sull’albo pretorio della nostra città.

A margine di tutto registriamo, invece, che dalla Provincia di Latina, o meglio dal consiglio provinciale di Latina ove gli apriliani hanno deciso di non essere presenti, il presidente

Stefanelli avrebbe già individuato il sito della discarica nel nord della provincia, perché sarebbe già compromesso, più “appetibile” e quindi “migliore”: starà pensando al progetto di La Cogna? Intanto, lo stesso imprenditore che vuol fare la discarica e la bonifica, e al quale il Comune di Aprilia, nella persona dell’assessore Biolcati, ha concesso di fare la caratterizzazione, intima un intervento alla Prefettura perché i residenti di La Cogna vivono in una zona ad alto rischio ambientale (non l’unica, segnaliamo un’altra è sicuramente quella di Sacida dove insiste un TBM). E come mai il Comune di Aprilia non si è attivato, non ha avviato nessuna azione a tutela della cittadinanza che vive in una zona in cui le falde acquifere sono compromesse?

Come sempre la politica cerca di lavarsene le mani, sperando negli strumenti commissariali per trovare una soluzione, ma così facendo rafforza la posizione del privato che vuol sì fare la bonifica, ma per poi realizzare una discarica. Adesso che la Prefettura convocherà le parti, cosa sarà deciso? Il sospetto che prima avevamo, comincia a diventare più concreto e a confermare le ragioni per cui nessun apriliano – al netto di valutazioni su spessore politico e culturale – abbia voluto essere eletto nel consiglio della Provincia di Latina”.

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