IMPIANTI BIOGAS A LATINA, VALLETTA (LEGA): “È ORA CHE L’AMMINISTRAZIONE CELENTANO ALZI IL TIRO”

“Sulla questione impianti a biogas sul territorio comunale è giunto il momento che l’Amministrazione comunale alzi il tiro, verificando il funzionamento di quelli già attivi e regolamentando, una volta per tutte, la realizzazione dei progetti futuri. Soprattutto dopo l’accoglimento da parte del Tar del ricorso operato dalla società proponente la centrale a Borgo Carso, che ora il Comune impugnerà di fronte al Consiglio di Stato.

La materia è alquanto spinosa poiché – è giusto ricordarlo – le aziende godono di incentivi europei ma soprattutto di procedure semplificate, e questo mette inevitabilmente in difficoltà le amministrazioni pubbliche che si trovano a reagire con strumenti ridotti.

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Torno a ribadire la necessità, oramai imprescindibile, di dotare il nostro Comune di un regolamento atto a disciplinare la realizzazione di simili impianti, individuando al contempo delle zone sul territorio comunale in cui poter autorizzare i progetti, che siano quanto più lontani dalle abitazioni e dai servizi pubblici, come una scuola o un centro sociale ad esempio, e non da meno dalle coltivazioni agricole. Proporrò al sindaco e all’assessore Muzio, che ringrazio per il grande lavoro finora svolto a tutela del territorio e della salute pubblica, di istituire un tavolo di monitoraggio permanente, in cui convogliare tutte le autorità preposte ai controlli, in primis l’Arpa Lazio e l’Asl di Latina, e di valutare la nomina di un tecnico esterno competente in materia da affiancare agli uffici comunali e all’avvocatura. Lo scopo è di creare un’armatura utile a fortificare l’intervento del Comune e di conseguenza a tutelare tutti i cittadini. Chiederò, altresì, di attivare un progetto di screening, coinvolgendo l’Asl e la facoltà di Medicina della Sapienza di Latina, così da monitorare la salute della popolazione.

Torno a ribadire per l’ennesima volta che nessuno è contro il progresso e la libera iniziativa economica, ma è altrettanto utile ricordare che tali centrali sono tutto tranne che aziende agricole. Lavorano in parte o per nulla gli scarti della terra e degli allevamenti ed operano con sistemi tipicamente industriali, talvolta anche in ragione delle dimensioni che assumono. Basta pensare al progetto proposto a Borgo Carso, un impianto di 500 metri cubi (quindi a tutti gli effetti industriale) da realizzare in zona agricola a ridosso delle abitazioni, con una strada larga appena 3 metri inidonea a gestire il flusso quotidiano e costante di mezzi pesanti e autocisterne per il trasporto dei materiali. Nell’area, tra le altre cose, è presente anche il centro diurno comunale che ospita attività per ragazzi con disabilità. Per non parlare dell’impianto già attivo a Latina Scalo, al confine con il territorio comunale di Sermoneta, che emana odori costanti e nauseabondi che obbligano i residenti a barricarsi in casa, con finestre chiuse e senza poter utilizzare corti e giardini. Una privazione e un danno inammissibile, che non possiamo più permettere”.

Così in una nota Vincenzo Valletta, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, da sempre in prima linea per la tutela del territorio e della salute pubblica, a margine dell’incontro promosso Venerdì pomeriggio a Latina Scalo dal comitato di quartiere. 

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