IL FONDATORE DELLO STATO TRUFFALDINO: IN ARRESTO L’EX GENERALE IN PASSATO A GAETA

Mario Farnesi
Mario Farnesi

Operazione “L’isola che non c’è”: a capo del finto stato teocratico l’ex generale della Guardia di Finanza con un passato a Gaeta

Avevano creato lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio, dotato di una autonoma sovranità e privilegi, e avevano fatto credere alle vittime che ottenere la cittadinanza gli avrebbe fatto conseguire i vantaggi più disparati.

Per questo motivo i poliziotti della Digos di Catanzaro, in collaborazione con la Direzione centrale polizia di prevenzione e le questure di Cosenza, Genova, Lucca, Perugia, Padova, Teramo e Trapani, hanno messo ai domiciliari 12 persone mentre per un’altra è stata applicato l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio; altre 30 persone sono indagate in stato di libertà.

Fondatore e capo di Stato, dispensatore (a pagamento) di titoli nobiliari, secondo le accuse mosse dalla Procura di Catanzaro, è Mario Farnesi, 72enne, ex generale della guardia di finanza in pensione riciclatosi, quanto sostengono gli inquirenti, come “riferimento operativo di tutte le ramificazioni  dello Stato teocratico“. Farnese, secondo l’accusa, è anche l’ideatore del “lodo con cui è stata fittiziamente accreditata l’esistenza ed il riconoscimento dello Stato teocratico”. Ora agli arresti domiciliari, Farnesi, agli inizi del secolo, ha guidato la Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta. Dal 2000 al 2007 fu di casa nel Golfo, fino a quando fu trasferito nella Capitale.

Sarebbe stato Farnesi, scrive il Giudice per le indagini preliminari, a occuparsi della produzione di documenti falsi validi per l’espatrio che venivano venduti agli aspiranti abitanti polari. E sempre lui avrebbe architettato nuovi marchingegni con la fondazione di una fantomatica banca, “dimostrando una particolare capacità a delinquere”. Un comportamento che viene definito dal Gip “truffaldino” che è proseguito anche dopo il dissidio interno con l’altro leader del ritenuto sodalizio, Damiano Bonventre (ai domiciliari), e che ha portato alla fondazione di un nuovo Strato “che ha le stesse sembianze e meccanismi dello Stato di San Giorgio”.

Coinvolti nell’operazione e finiti agli arresti domiciliari, oltreché a Farnesi e Bonventre, anche un ex maresciallo dei carabinieri Emanuele FrascaLiliya KoshubaPaola Dalle Luche, Giuliano SartoronFederico LombardiEnrico GambiniLorella CofoneNicola Pistoia, Roberto SantiFabrizio Barberio. Per Carmina Talarico è stato disposto, invece, l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

Tutto ha avuto inizio nell’aprile del 2021 – così come spiega una nota della Polizia di Stato – a seguito di una perquisizione presso un immobile a Catanzaro che costituiva la sede diplomatica dello Stato Teocratico.

I componenti del ritenuto gruppo criminale, per validare l’esistenza dello Stato, avevano creato tutta una serie di istituzioni varie, gazzetta ufficiale, sito internet nonché documenti di identità anche validi per l’espatrio.

Così facendo nella rete sono finiti oltre 700 vittime residenti in tutta Italia: diventando cittadini dell’inesistente Stato Antartico, previo pagamento di somme di denaro variabili da 200 a mille euro, le vittime avrebbero ottenuto una serie di agevolazioni allettanti. Ad esempio c’era la possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, di fruire di una burocrazia più snella per le proprie imprese o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero, e di consentire l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri

Attraverso l’adesione allo Stato Antartico, i benefici più attraenti sarebbero stati però quelli connessi alla riduzione dell’imposizione fiscale, con un’aliquota pari solo al 5 per cento da versare al nuovo stato di appartenenza, quello di poter continuare a esercitare la professione medica nonostante l’avvenuta radiazione/ sospensione dall’albo e quello di poter essere esentati dagli obblighi vaccinali. E a tal proposito, un anno fa, venne arrestato a Teramo, dalla Digos di Catanzaro, un medico no vax, Roberto Petrella, con l’accusa di aver provato a creare un albo dei medici di San Giorgio reclutando medici radiati o sospesi dall’Albo. Petrella si dichiarava cittadino dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio. 

In almeno due casi, nell’ambito dell’operazione “L’Isola che non c’è”, è emersa la vendita di terreni in Antartide con annesso titolo nobiliare. Gli indagati, poi, avrebbero incamerato dai cittadini “antartici” un’ulteriore somma di denaro, proponendo l’acquisto dell’isola di Kouneli, in Grecia, per dare una concreta territorialità allo Stato.

È emerso, inoltre, che i sodali avevano creato dei documenti di riconoscimento contraffatti (passaporti, carte d’identità diplomatiche), ma totalmente corrispondenti ai format internazionali, e li avevano utilizzati in strutture alberghiere, in Italia e all’estero, nonché nel corso di controlli di polizia e in alcuni aeroporti, anche per gestire traffici illeciti di sostanze stupefacenti.

L’ammontare delle somme truffate si aggira intorno ai 400mila euro, che sono stati riciclati attraverso un conto estero situato in territorio maltese, ove avrebbe sede una rappresentanza dello Stato.

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