Il ventiduenne fagottista italiano Andrea Cellacchi si aggiudica il 2° Premio (1° non assegnato) al prestigioso 68° ARD International Music Competition di Monaco e si conferma come uno dei più brillanti fagottisti al mondo. Ha vinto il Premio per la Migliore Interpretazione del brano di musica contemporanea. È l’ultimo importante riconoscimento internazionale per il giovane musicista che, ancora una volta, ha rappresentato l’Italia con successo.
Negli ultimi anni, infatti, il giovane musicista di Latina si è imposto nei più importanti concorsi di fagotto, vincendo il 1° Premio al 6° Concorso Internazionale “G. Rossini” di Pesaro 2014, il Premio Abbado 2015, il 1° Premio all’Aeolus Competition di Dusseldorf 2015, il 1° Premio al The Muri Competition 2016, il 1° Premio all’8° Concorso Internazionale AudiMozart 2016, il Premio Reicha Vienna 2017, il 2° Premio al 53° Internationaler Instrumentalwettbewerb Markneukirchen 2018 e il 1° Premio all’IDRS Fox-Gillet International Competition 2018.
L’ARD International Music Competition di Monaco è una delle più grandi e importanti competizioni nel campo della musica classica. Quest’anno sono state presentate in totale 171 domande di fagotto da tutto il mondo e sono stati ammessi al primo round 55 candidati.
Andrea Cellacchi, dopo aver superato i primi due round, è stato ammesso alla semifinale; ha suonato come solista il Concerto di W. A. Mozart per fagotto e orchestra con la Münchener Kammerorchester e il brano per fagotto solo “Nailing Clouds” commissionato alla compositrice Milica Djordjevic, aggiudicandosi il Premio per la Migliore Interpretazione.
Nella finale Andrea ha eseguito il Concerto di J. N. Hummel per fagotto e orchestra esibendosi nel Prinzregententheater con la Münchner Rundfunkorchester.
La serata si è conclusa con la proclamazione dei tre vincitori. La giuria internazionale, presieduta da Milan Turković, ha assegnato il 2° Premio ad Andrea Cellacchi e al tedesco Mathis Stier, il 3° premio al tedesco Theo Plath. Il presidente Turković ha spiegato la decisione affermando che Cellacchi e Stier meritavano entrambi il primo premio, ma in base al regolamento non è stato possibile assegnare due primi premi.
Nel concerto finale dei vincitori svoltosi il 20 settembre 2019 presso la Herkulessaal der Residenz München, il fagottista italiano si è esibito con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks riproponendo l’elegante Concerto di W. A. Mozart per fagotto e orchestra.
Andrea Cellacchi nel mese di giugno 2019 è risultato vincitore del posto di Primo Fagotto Solista presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, dopo aver ricoperto questo ruolo nell’Orchestra del Konzerthaus di Berlino e nella Luzerner Sinfonieorchester.
Nato a Roma nel 1997 è figlio di genitori musicisti. A 10 anni inizia lo studio del fagotto e a 16 si diploma con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina.
A 15 anni viene ammesso presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida del M° Francesco Bossone. Nel 2018 consegue il Master Music Performance presso l’Hochschule der Künste di Zurigo nella classe di Matthias Rácz, dove attualmente frequenta il Master Specialistico Solistico.
Vincitore dei più importanti concorsi internazionali di fagotto, si è esibito come solista con le orchestre Münchner Symphoniker, Izmir State Symphony Orchestra, Meininger Hofkapelle, Düsseldorfer Symphoniker, Argovia Philharmonic, Bad Reichenhaller Philharmonie, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Filarmonica Marchigiana.
A 19 anni vince il posto di Primo Fagotto Solista nell’Orchestra del Konzerthaus di Berlino e l’anno successivo nella Luzerner Sinfonieorchester. Da ottobre 2019 ricoprirà il ruolo di Primo Fagotto Solista presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino.
Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Lucerna, l’Orchestra da Camera di Basilea, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio, la European Philharmonic of Switzerland, l’
. Ha partecipato ad importanti stagioni concertistiche ed a festival europei, tra cui il Rome Chamber Music Festival, l’Encuentro de Música di Santander e il Campus RheinMein di Francoforte, esibendosi con musicisti quali A. Carbonare, G. Pellarin, L. Dutton, H. Schellenberger, A. Adorján, E. Brunner, L. Borrani, L. Navarro, M. Rácz, R. Vlatković.
Nel 2016 gli è stata conferita la Medaglia della Camera dei Deputati come riconoscimento al talento, assegnata a giovani musicisti vincitori di premi internazionali.