IL DOSSIER DI MIO ITALIA: “BOLLETTE IN FORTE AUMENTO”

Ferdinando Parisella
Ferdinando Parisella

Preoccupazione per l’aumento dei costi di gas e luce nel secondo trimestre 2023, unito a quelli dei beni di prima necessità, carburanti, materie prime e mutui

Il MIO ITALIA si fa portavoce delle preoccupazioni crescenti delle piccole imprese del settore HoReCa ed anche dei cittadini, nostri clienti, riguardo l’aumento dei costi del gas e dell’elettricità dal secondo trime- stre 2023. La situazione attuale e le previsioni di un ulteriore aumento delle bollette energetiche (fonte Arera), preannunciano una sfida significativa per le tasche di tutti e richiedono un’azione governativa tempestiva. Lo dichiarano Mirko Zuffi Vicepresidente Mio Italia e Ferdinando Parisella Segretario nazionale.

“Secondo l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), il previsto aumento dei prezzi avrà un impatto diretto sulle bollette energetiche delle famiglie italiane, aggravando ulteriormente una situazione già difficile. Il MIO ITALIA sottolinea che l’aumento dei costi energetici sarebbe l’ennesima difficoltà per le finanze di imprese e cittadini, soprattutto considerando il contesto di ripresa economica post-pandemia.

Il Governo è consapevole degli effetti di tale aumento, non solo sulle famiglie, ma anche sull’intera economia del Paese, in particolare sui negozi di vicinato e sulle piccole attività commerciali. Come parte essenziale delle comunità locali italiane, queste attività rischiano di subire conseguenze significative a causa della riduzione del potere di acquisto dei cittadini.

Di fronte a questa sfida economica, il Governo si deve impegnare a trovare soluzioni adeguate per miti- gare l’impatto sull’economia del settore, ma anche quella domestica delle famiglie italiane. Chiediamo di adottare misure per promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili, incoraggiare la concorrenza ener- getica e fornire un sostegno economico mirato alle famiglie e alle piccole imprese che subiscono le con- seguenze di questo aumento dei costi, anche andando a rinunciare ad alcune tasse che quest’ultime  aff rontano.

Il MIO ITALIA esorta inoltre la popolazione italiana a fare ricorso alle opportunità offerte dal mercato energetico, ad esaminare offerte competitive e a valutare con attenzione le opzioni per ridurre i costi energetici domestici, oltre a promuovere una maggiore consapevolezza dell’uso responsabile ed efficiente dell’energia. Certi che il Governo riconosce l’importanza di intraprendere azioni concrete per affrontare questa urgente questione e sicuri dell’impegno a garantire un’attenzione meticolosa del mercato energetico, da farlo divenire più stabile ed equo per tutti, senza brusche impennate.

Il MIO ITALIA rimane aperto al dialogo e a tavoli di confronto, inclusi rappresentanti delle comunità locali, per valutare ulteriori misure di mitigazione e soluzioni innovative. Chiediamo al Governo di impegnarsi a monitorare attentamente la situazione energetica e a intervenire con le misure necessarie per tutelare gli interessi delle imprese e dei cittadini italiani”, concludono Mirko Zuffi Vicepresidente Mio Italia e Ferdinando Parisella Segretario nazionale.

IL CAMBIO DELLE ABITUDINI DEGLIITALIANI

Sì, il cambio delle abitudini degli italiani è ormai in atto già dall’estate 2021. Le sere a casa, davanti alle tv, con la cena consegnata a domicilio. Che fine. Che colpo alla socialtà, al convivio, allo stare insieme… e anche alla sicurezza. Le città ei paesi vuoti la sera aumentano la percezione di insicurezza. Il tutto è cominciato alla fine dell’ottobre 2020 con il Governo Conte , che oltre alleindiscriminate chiusure causa pandemia, si inventò il coprifuoco alle 18. E durò fino aiprimi di giugno 2021. Dice, perché il cambio abitu- dini? L’Italia è conosciuta nel mondo intero, perché la  spina dorsale della sua  economia siregge ed  articola sulla presenza di piccole e piccolissime imprese. E sono intorno aiquattro milioni con circa 14  milioni di lavoratori.

E vale per ogni comparto economico. Quindi anche per l’ospitalità, compresa tutta la suafiliera. Cioè dal produttore di zucchine, fino alla trattoria di un piccolo centro. Dalle vignecon i loro mille vitigni, panifica- tori, fino ai piccoli distributori di prodotti. E i caseifici? Ulivi eolio extra-vergine in ogni dove. Piccola pesca per tutti gli ottomila chilometri di coste.Passione e amore per il creato. Che significa mille panora- mi in uno sguardo. E poi,alberghi, agriturismi, b&b e quant’altro. Ah, poi c’è la cosiddetta UE, che finanzia la demolizione dei pescherecci, come dissuadedal coltivare grano, dicendo “Eh, ma il territorio non basta. Meglio mettere i criminalipannelli solari”.

Appunto tutto delegato alla grande finanza. Un comparto da trecentomila attività di ristorazione, bar, pub. Uniche, con tradizioni edeccellenza che si differenziano a pochi chilometri l’una dall’altre. Gli otto- mila campanilicon le loro peculiarità infinite. Parlo della vera eccellenza, non solo stellata. Quellaeccel- lenza che chiunque arriva da noi da ogni parte del mondo, ci riconosce e ricerca. Neso qualcosa, un pochino il mondo l’ho girato. Certo non come Marco Valle. Sulla tovaglietta del mio locale ho scritto una f rase di Bruce Chattwin “Viaggiare non solo apre la mente, la forgia”.

Queste piccole imprese sono anche a conduzione familiare. Gente che si è spaccata laschiena per progredire, fare famiglia, farla crescere, far studiare i figli per poi lanciarlinella vita. Gente che non ha mai vissuto di contributi pubblici. Anzi, ne è stata fortemente contraria,proprio perché concepisce la vita come una conquista, un’impresa appunto. Nulla diregalato. Anzi chi vive di contributi pubblici, è portato- re di concorrenza sleale, parlo diun’associazionismo legato ai carrozzoni politici. Potrei continuare ancora per un milione di righe. E allora? Tutto ciò descritto sopra, significa che quel piccolo-grande mondo fino a quelfamoso ottobre 2020, era inattaccabile, inaffondabile, indistruttibile. Soprattuttoauto- nomo. L’Italia, l’unica Nazione dove le multinazionali del cibo spazzatura, seppur presenti dadecenni, non sono riuscite a sfondare con percentuali a due cif re come altrove nei paesicosiddetti avanzati. Negli USA il 30%. Da noi il 5%. Ecco perché appetibile. Ed ecco come d’incanto la pandemia. Ecco l’occasione da cogliere. Ecco che appena iniziato il primo blocco del marzo 2020, le multinazionali del delivery,cioè consegna del cibo a casa, si accordano con le due associazioni nazionali delcomparto, Fipe -Confcom- mercio e Fiepet-Confesercenti.

Apriti cielo, ma come il nemico sivuole introdurre e tu lo favorisci? Rivolta. Nasce così Mio Italia, il Movi- mento Imprese Ospitalità. Ne abbiamo già parlato suqueste pagine. La lobby delle multinazionali ha cominciato a premere ovunque dalle stanze del potere,fino al controllo dell’informazione tramite una valanga di milioni e milioni di euro riversatinelle televisioni pubbliche e private. Quindi chi le potrebbe mai criticare? Mentre si continua con il ritornello della presunta evasione fiscale. Stimata, ma che nessu- no potràmai certificare. Le inserzioni divertenti, accattivanti, provate a contarle nei blocchi pubblicitari, provate…e lo hanno fatto, continuano a farlo, spostando i loro capitali all’estero dove la tassazioneè con- veniente, direi quasi irrisoria. Mentre le piccole sono qui e schiacciate, quandorestano in piedi. Ma non è solo questo, in verità è stato facile per loro accordarsi con chi ha sempre odiatoideologicamente la picco- la impresa. Parlo del lato sinistro del parlamento , cioè di quelliche non vincono le elezioni dal 2006, ma sono sempre al governo. Quindi anchedell’economia degli ultimi venti anni, disastri compresi. Ma non si sentono mairesponsabili. Dicevo la piccola impresa perché davvero libera e non condizionabile, nonha tempo per distrarsi. Deve spaccarsi la schiena come detto sopra, per esistere. E per lalibertà ne vale la pena, vi assicuro.

Quindi in due anni, governo e piattaforme digitali sono riusciti ad incidere fortemente sulleabitudini degli italiani. E solo in Italia, perché siamo stati la Nazione dove le restrizionihanno davvero inciso nella psiche di tutti le generazioni, dai bambini fino agli anziani. Edin modo davvero traumatico. A volte irreversibile.

Chi lavora con il pubblico, è nei fatti uno sociologo e psicologo da strada. In anni e anni dilavoro, la sua esperienza lo porta a comprendere prima di qualsiasi studioso cosasuccede. Inoltre, quando si entra giornalmente in contatto, parlo di Mio Italia, con migliaia dioperatori del settore da Cortina, fino a Modica in Sicilia, passando per Alghero inSardegna, si ha il vero termometro della situazione e dei suoi perversi sviluppi. E senzafiltri. Sì, Alghero Stintino, Sassari, poi Palau, La Maddalena, questo il mio giro con La Ros- saalla fine di agosto scorso, ovunque dopo le 22 il vuoto cosmico. Come da me a Latina e aTrevignano Romano. Dice, ma politica? Vuoi dire la partitica, semmai.

Assente. Totalmente assente, assente, assente, assente. E neanche coraggiosa, bastivedere i loro com- portamenti nella vicenda del reddito di cittadinanza, di nullafacenza,meglio. Un giochetto da oltre 700milioni al mese e già in piedi da oltre due anni e mezzo.Fatevi voi una rapida moltiplicazione, non fate i pigroni come i divanisti di cui sopra. Il cambio delle abitudini è continuato e si è confermato in autunno, inverno, primavera diquest’anno. Invece di inviare le telecamere il sabato o la domenica, ho invitato lere- dazioni a mandarle il lunedì, martedì, mercoledì giovedì, venerdì e la domenica sera.Rimini compresa. Ma un’impresa può vivere con due giorni a settimana?

Il cambio delle abitudini è cosa fatta. Sta distruggendo quanto di più importante abbiamoin questa Nazione, che il pensiero unico continua a chiamare paese. E continua ad usareinglesismi per confondere le acque. Idem vale per la guerra in Ucraina. Stessaimpostazione.

Il cambio delle abitudini, però, non ha fatto i conti con LA GRANDE BELLEZZA. Questosiamo, nonostante i garantiti-statalisti-burocrati che ci governano.

LA GRANDE BELLEZZA, resiste e rilancia. La piccola attività è una vera trincea. Dove sicombatte ogni giorno contro i globalizzatori unipolari, compresi i loro servi, che civorrebbero tutti uguali consumatori al ribasso.

LA GRANDE BELLEZZA ci impone che non saremo MAI DOMI. Evviva l’Italia bellezza infinita”.

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