Capodacqua nasce come torrente a sud-est degli Aurunci nel comune di Spigno Saturnia. Sempre alle pendici degli stessi monti sorge il torrente Pietrosi/Penitro che in corrispondenza della località di Santa Croce confluisce nel Capodacqua dando vita al Rio Santa Croce. Il Rio, dopo aver attraversato un’area a vocazione prevalentemente agricola, sfocia in mare tra Formia e il promontorio di Gianola.
Negli ultimi anni durante le stagioni autunnali e invernali frequenti sono state le esondazioni da parte del Rio Capodacqua- Santa Croce con conseguenti danni all’economia locale. Danni a cui contribuivano, assieme alla pioggia, la presenza nell’alveo di tronchi d’albero abbattuti e depositi alluvionali che ostruivano il regolare deflusso delle acque del Rio Capodacqua a monte e del torrente Rio Santa Croce a valle.
Il primo agosto scorso, presso il Comune di Formia, i tre sindaci Paola Villa, Gerardo Stefanelli e Stefano Vento, rappresentanti dei tre enti locali il cui territorio è bagnato dal bacino idrografico, avevano siglato un Manifesto di Intenti per il Contratto di Fiume. Scopo del documento era tracciare le linee di un lavoro di pianificazione che avrebbe dovuto portare i diversi comuni coinvolti in una stretta sinergia per mettere in campo tutte le iniziative volte alla salvaguardia e tutela del bacino idrografico.
Nel frattempo a novembre la Regione istituiva un tavolo tecnico “ad hoc” per studiare le problematiche relative al bacino imbrifero del Sud Pontino. Successivamente, durante un Consiglio provinciale congiunto, i tre sindaci dei comuni di Formia, Minturno e Spigno, assieme al Presidente dell’Ente Carlo Medici, avevano sottolineato la necessità che la Regione, sin dalla Legge di Bilancio 2020, adottasse gli interventi ritenuti opportuni e urgenti. Cinque milioni di euro fu la cifra quantificata per mettere in sicurezza il bacino idrico del Rio Capodacqua e del suo affluente principale, il Rio Fresco.
Dal proprio profilo Facebook questa mattina è stato il sindaco di Formia Paola Villa ad avere dato visibilità alla decisione della Regione di Lazio di finanziare il Contratto di Fiume Rio Capodacqua-Santa Croce. : “E’ solo l’inizio, ma finalmente si potrà iniziare a programmare il risanamento del nostro corso d’acqua che attraversa i Comuni di Spigno, Minturno e Formia. La Regione Lazio ha finanziato 19 progetti per i Contratti di Fiume, tra cui anche il nostro, quello siglato dai tre comuni, Formia, Minturno e Spigno.
La scorsa primavera avevamo presentato formalmente l’iniziativa, unica, perché per la prima volta tre comuni costituivano un comitato di promozione di un contratto per la salvaguardia di un fiume a tutti gli effetti, un fiume con tanti problemi, ma la cui sorgente fornisce acqua di una qualità inestimabile a centinaia di famiglie di 5 comuni diversi.
437.000 euro la cifra messa in campo per avviare i 19 progetti. Un ringraziamento va dato alla coordinatrice regionale Cristiana Avenali responsabile Contratti di Fiume della Regione Lazio, che ci é stata vicina nel percorso, a Dino Zonfrillo e al circolo Legambiente del Sud Pontino.
Formia in qualità di comune capofila del progetto seguirà tutte le fasi del progetto e continuerà a lavorare per reperire altre risorse da investire in questo percorso di risanamento di un corso d’acqua, che da tempo aspetta ristoro e rispetto.
Mentre il gestore del Sistema Idrico Integrato, Acqualatina, “cincischia” da anni sulla salvaguardia delle nostre sorgenti non investendo sulla cura della captazione, in particolar modo su Capodacqua, sulla quale nel lontano 2012 diceva di voler investire 3.800.000,00 ma mai fatto, oggi questo inizio è un segnale importante, affinché enti territoriali, regionali e associazioni si uniscano perché le nostre UNICHE fonti di acqua si proteggano sul serio”.