Accusato di maltrattamenti nei confronti del padre: è stato condannato un giovane di 29 anni residente a Sonnino
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha condannato per maltrattamenti in famiglia, alla pena di 3 anni, 6 mesi e 10 giorni, un 29enne di nazionalità venezuelana, ma residente a Sonnino.
Il giovane, J. M. (le sue iniziali), difeso dall’avvocato Marta Censi, era accusato di aver messo in pratica comportamenti violenti nei confronti del padre di 53 anni. Spesso le sue condotte erano alterate dall’abuso dell’alcol, tanto da insultare il padre con espressioni molto forti: “Coglione, bastardo, stronzo, mi hai rovinato la vita”.
Non solo insulti, ma anche botte. Secondo il pubblico ministero Giorgia Orlando che ha firmato le indagini, il 29enne avrebbe anche picchiato il padre con pugni e schiaffi, fino a scaraventarlo a terra contro un camper lo scorso agosto 2024. Il 29enne, inoltre, avrebbe sottratto al genitore somme di denaro per acquistare alcol e droga, minacciandolo di morte anche con un coltello di frosse dimensioni. “L’ho nascosto per ucciderti”, gli avrebbe detto in quel 3 agosto 2024, culmine degli atti violenti che sono iniziati almeno dal maggio precedente.
Il pubblico ministero Martina Taglione aveva chiesto per il 29enne anche una pena più bassa: 3 anni. Alla fine il verdetto è stato più duro di 6 mesi. Al momento, il 29enne si trova ancora detenuto.