IL CAPORALATO PONTINO FINISCE SUL “GUARDIAN”: I DUBBI SULLA MORTE DI DALVIR SINGH

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Il caporalato dei braccianti immigrati finisce anche in un articolo del Guardian, lo storico quotidiano britannico

Non poteva non occuparsi dell’Agro Pontino, l’articolo del giornale britannico “The Guardian”, che ha passato in rassegna l’inferno del caporalato tra morti e decessi sospetti. A risaltare nell’articolo del giornale inglese è anche il passaggio sull’ultima morte di un bracciante indiano, non quella famigerata di Satnan Singh, ma quella avvenuta in un’azienda agricola di Borgo Piave dove a perdere la vita è stato il 54enne indiano Dalvir Singh.

Come noto, la Procura di Latina ha aperto un fascicolo per omicidio colposo riguardo alla morte dell’indiano che lo scorso 16 agosto è stato trovato riverso a terra dal suo datore di lavoro a Borgo Piave.

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Nel ricordare il caldo opprimente che ha attanagliato l’Agro Pontino questa estate, il Guardian scrive che “Dalvir Singh, che lavorava in una fattoria di fiori”, si pensa “sia morto a causa di una combinazione di caldo estivo estremo e di un carico di lavoro pesante. Il 54enne è stato trovato morto il 16 agosto in un campo vicino alla città di Latina. I colleghi che hanno parlato con il Guardian hanno detto che non era mai stato malato ed era un “uomo gentile che ha sempre lavorato sodo”.

Inviava regolarmente rimesse alla sua famiglia nel Punjab, nel nord dell’India, ma gli amici hanno detto che Singh aveva intenzione di tornare a casa nei prossimi anni poiché trovava sempre più difficile lavorare nei campi ogni giorno man mano che invecchiava. Suo figlio e suo genero stanno ora cercando di riportare il suo corpo in India”.

E ancora: “i risultati dell’autopsia sono attesi il mese prossimo, mentre i procuratori locali stanno ancora indagando sulle circostanze della morte di Singh e se il suo datore di lavoro abbia preso precauzioni per i lavoratori esposti al calore. Non si sa quanti lavoratori siano rimasti feriti o siano morti a causa del caldo estremo in Italia quest’estate. Ma si stima che il paese abbia avuto il numero più alto di decessi in Europa a causa delle alte temperature dell’anno scorso: più di 12.000”.

E sempre con riferimento alla provincia, il giornale britannico riporta la testimonianza del noto sociologo Marco Omizzolo: “almeno 30 persone sono svenute nell’Agro Pontino (un’area di terreni agricoli bonificati nell’Italia centrale a circa 40 miglia da Roma) a causa del caldo da giugno”.

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