Il posto fisso è sacro, avrebbe commentato Checco Zalone in una delle sue commedie di successo nelle quali disegna perfettamente l’antropologia, la cultura, la società e la politica italiane. Se poi è un impiego nella pubblica amministrazione – aggiungiamo noi – è pure meglio. E come dargli torto di questi tempi? Ci chiediamo però se Zalone abbia visitato Gaeta prima di ispirarsi in particolare all’ultimo dei suoi quattro film “Quo vado?”
Perchè a Gaeta, in effetti, ogni qual volta si profila all’orizzonte seppur il benchè poco appetibile dei concorsi pubblici nella pubblica amministrazione (non che questo lo sia), un esercito di persone è già pronto a depositare la propria domandina per affrontare l’esame. E spesso si tratta di collaboratori o parenti del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. E non importa che il concorso in questione, come quello al Comune di Itri, bandito nel 2017 e la cui procedura si è conclusa nell’agosto dello scorso anno, sia per la copertura di 4 posti da impiegato comunale a tempo indeterminato ma a 18 ore settimanali, perchè anche lo stesso Mitrano conosce bene l’importanza che ogni piccolo e parziale accesso alla pubblica amministrazione possa poi trasformarsi nel mitico “tempo pieno e indeterminato”, come accaduto a lui al Comune di Fondi dov’è diventato dirigente.
La lista delle domande valide è stata aggiornata e pubblicata in determina nel marzo scorso dal settore di polizia locale: su 394 domande pervenute, sono 287 quelle ammesse, 62 gli esclusi e 45 quelle ammesse con riserva. Ebbene tra gli ammessi, oltre a esserci Barbara e Ornella Di Criscio, rispettivamente moglie e cognata del sindaco Mitrano, troviamo anche il suo addetto stampa, Andrea Brengola, il suo autista Giovanni Di Tucci, un altro componente dello staff del suo ufficio, Stefano Junior Lenisi e c’è persino Vittorio De Simone che è il responsabile della struttura informatica del Comune di Gaeta. C’è pure chi collaboratore di Mitrano non lo è più, come Pasquale De Simone, ex assessore ed unico presente nelle due consiliature Mitrano, da poco diventato dirigente al Comune di Fondi, e chi non lo è ancora, come Simone Petruccelli, entrato a far parte della “maggioranza ombra” di Mitrano sul territorio con la sua associazione. AGGIORNAMENTO: Corre l’obbligo di precisare relativamente all’ultima affermazione, che il Simone Petruccelli che partecipa al concorso di Itri non è il classe 1989 ex candidato nelle liste del candidato sindaco Massimo Magliozzi e facente parte dell’associazione Ante Omnia, bensì trattasi di un omonimo Simone Petruccelli di tre anni più avanti d’età, classe 1986. Ci scusiamo dunque se l’equivoco possa aver ingenerato confusione tra i due.
Congetture? Coincidenze? Allusioni? Mah! Ciò che è certo è che sembra di vivere un deja-vu, perchè tutto ciò non è molto dissimile da quanto accaduto nel 2014, per il controverso concorso per l’assunzione di dieci vigili urbani al Comune di Gaeta. Migliaia di domande di partecipazione, con persone provenienti da tutta Italia e ai primi quattro posto si piazzarono la cognata del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano (la stessa che partecipa a Itri), il braccio destro dell’allora vicesindaco e oggi consigliere comunale Christian Leccese, il figlio di un vigile già in organico al locale comando e un esponente del movimento giovanile di Forza Italia. Una circostanza che fece poi emergere della anomalie già dalla fase della pubblicazione on line delle prove prima del quiz e che fece fioccare numerosi esposti alla Guardia di Finanza, che in realtà aveva già acquisito l’incartamento del bando un paio di mesi prima.
È più che evidente e legittimo, come dicevamo, che nel comprensorio in molti, soprattutto giovani e non più giovanissimi, le tentino proprio tutte e ogni volta che c’è n’è la possibilità, per trovare una collocazione lavorativa sul proprio territorio, ormai incapace da tempo di offrire alcuna opportunità se non la fuga altrove. E soprattutto per colpa della politica passata e presente. Meno comprensibile casomai è la circostanza per la quale così tanti degli ammessi alla fase finale del concorso siano parenti, collaboratori e sodali di uno dei sindaci del medesimo comprensorio. Eppure ci sono altri ex consiglieri comunali, attuali ed ex addetti stampa ed altre persone legate al mondo del politica, ma in nessun caso per numeri o appartenenza, paragonabili al “sodalizio” Mitrano.