Caporalato, il gruppo consiliare di Latina Bene Comune interroga la Sindaca di Latina Matilde Celentano sui fondi Pnrr
“La morte di Satnam Singh, il bracciante vittima di un incidente sul lavoro abbandonato dai suoi sfruttatori senza pietà con un arto staccato e altre gravissime lesioni, ha riportato drammaticamente alla luce il tema del caporalato e il ruolo che la politica dovrebbe avere nell’operare scelte radicali mettendo in campo risorse per la prevenzione e il contrasto a questo fenomeno”.
Con queste premesse il movimento Lbc, attraverso il gruppo consiliare, ha presentato un’interrogazione, firmata da tutti i consiglieri di minoranza, alla sindaca Celentano e al presidente del consiglio Raimondo Tiero per comprendere che fine abbia fatto una grossa parte del finanziamento complessivo di 4 milioni e 363mila euro ottenuto dalla precedente amministrazione per il contrasto a tutte le forme di discriminazione e al caporalato.
Nell’interrogazione i consiglieri del movimento ripercorrono le tappe che hanno portato a ottenere i fondi nell’ambito della Missione 5 del Pnrr, in cui rientrava anche l’obiettivo del superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
I Comuni erano stati individuati in base a una mappatura delle condizioni abitative dei lavoratori dell’agroalimentare realizzata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. E a Latina erano stati appunto assegnati oltre 4 milioni di euro. A febbraio 2023, sotto la gestione commissariale, era stato approvato un Piano di azione locale redatto dal competente Rup del servizio Programmazione del sistema Welfare, in cui venivano individuati gli insediamenti abusivi del canale delle acque medie, di via XXIV maggio, ex Oasi di vita, prevedendo la loro dismissione a favore di interventi strutturali specifici.
Si dava poi mandato al Servizio Welfare e al Servizio Patrimonio di preparare una bozza di intervento per ogni insediamento abusivo individuato per accogliere un massimo di 57 beneficiari da collocare rispettivamente in un immobile collocato in via Nicolai, confiscato alla criminalità organizzata e assegnato al Comune, e in un ex edificio scolastico sulla Migliara 44.
“Allo stato però non risulta che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali abbia ridefinito l’importo massimo del finanziamento assegnato con relativa riapertura dei termini per la consegna della scheda progetto – puntualizza Lbc – Chiediamo quindi all’amministrazione una relazione puntuale sullo stato dell’arte del progetto e quali altri piani d’azione locale siano stati presentati dall’attuale amministrazione per impegnare la parte restante dei fondi, pari a 1.717.167euro, dell’importante linea di finanziamento del Pnrr”.