HOUSING FIRST CORI, LA MINORANZA PRESENTA UN ESPOSTO

La situazione del progetto della casa di accoglienza in costruzione sotto la Scuola Materna di Cori, invece di chiarirsi, diventa sempre più torbida.

Proprie le dichiarazioni del sindaco durante la Commissione Trasparenza e poi anche durante il Consiglio Comunale del 13 novembre scorso hanno aumentato le preoccupazioni della Minoranza che, andandole a verificare, ha trovato numerose anomalie.

Il sindaco ha affermato in pubblica assise che, con una vecchia delibera di Giunta del 2023 e con il passaggio in un Consiglio Comunale del 2024, si sarebbero assolti tutti gli obblighi per i procedimenti sia di natura urbanistico-edilizia sia per la cessione a terzi del bene del patrimonio comunale.

“Siamo andati a verificare quegli atti richiamati dal Sindaco – affermano i Consiglieri Evaristo Silvi, Aristide Proietti e Germana Silvi – e abbiamo scoperto che la delibera di Giunta prevedeva la gestione diretta da parte del Comune di Cori di quel progetto con contestuale trasferimento della somma di 710mila euro da Aprilia a Cori, cose che, invece, non si sono mai realizzate. La delibera di Consiglio, sempre richiamata dal Sindaco, come Atto dovuto per l’approvazione del progetto e la cessione del bene comunale a terzi, addirittura, non esiste, perché fu ritirata!”

“Oltre a queste affermazioni non veritiere, che riteniamo molto gravi, il sindaco ha dichiarato che la struttura che si trova nello stesso stabile della scuola materna sarà destinata per 20 anni a servizi di questo tipo, dove si ospitano persone con importanti disagi sociali e anche psichiatrici. Non solo, ma la cessione ventennale di questo bene del comune di Cori sarebbe stato firmato dal Distretto socio sanitario non si sa neanche con chi. 

Insomma, secondo quanto sostenuto dal Sindaco, la cittadinanza non è stata messa al corrente di queste importanti decisioni e il Consiglio Comunale di Cori, organo deputato a decidere sulla cessione di un bene comunale,  non ne sapeva nulla”.

Molte altre le anomalie, che riguardano anche la Scuola Materna, dove è stata comunicata la necessità di predisporre un sistema di serbatoi antincendio, quindi si può dedurre che nella scuola ci siano molte cose da mettere a norma.

Ora questi lavori di adeguamento, come pure la strada che dovrebbe essere realizzata per l’accesso autonomo a questi serbatoi ed alla casa di accoglienza, non sono suffragati da un progetto né da uno stanziamento finanziario.

Quindi ad oggi, non risultano le autorizzazioni urbanistiche per la ristrutturazione dei locali, né tantomeno l’atto del consiglio comunale che ceda il nostro bene ai fini di questo servizio. 

A tutto ciò, bisogna aggiungere che l’amministrazione non ha mai dato visibilità a questa iniziativa provocando forti resistenze e paure nella popolazione. 

Come Consiglieri di minoranza siamo assolutamente favorevoli alle iniziative a sostegno delle persone fragili e con disagi. Ma strutture di questo genere non si possono realizzare sotto la scuola materna; non si possono far passare nel silenzio cittadino e soprattutto non si possono far passare con la grande incognita di aver aggirato le norme con narrazioni non veritiere.

Vogliamo fare chiarezza su tutto ciò, e quindi nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto agli organi sovracomunali”.

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