I Carabinieri Nipaaf, su disposizione del sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, si sono recati presso l’hotel Grotta di Tiberio
Al netto dell’ennesimo tentativo della difesa della Chinappi Aldo Erasmo & c Sas” che, tramite gli avvocati Celotto e Zaza D’Aulisio, ha presentato una istanza di revocazione allo stesso Consiglio di Stato contro la sentenza che ne certifica l’abuso, la storia dell’hotel Grotta di Tiberio si arricchisce di un altro capitolo.
Palazzo Spada è stato netto due giorni fa con la proprietà, scrivendo nell’ordinanza che “il lamentato danno economico non è eccezionale, bensì preventivabile e derivante dalla condotta imprudente dell’istante la quale, a fronte di provvedimenti amministrativi repressivi mai sospesi, avrebbe dovuto adeguarsi spontaneamente a tali atti, provvedendo alla demolizione dell’opera edilizia e cessando – come ineludibile conseguenza della demolizione – la sua attività economica, peraltro già compromessa in precedenza a causa dei quasi 6 anni di sequestro preventivo“.
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Stamani, però, è accaduto che un altro organo dello Stato, ossia la Procura di Latina, ha dato mandato ai Carabinieri Forestali (Nipaaf) di recarsi, insieme ai Carabinieri della Stazione di Sperlonga, presso l’hotel abusivo. Da ciò che risulta, il sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, ha disposto un ordine di sequestro per la struttura alberghiera. Pare che i sigilli sarebbero scattati anche prima, ma sarebbero stati bloccati dal ricorso in Consiglio Di Stato. È altrettanto probabile che il sequestro disposto oggi non vedrà la conclusione perché ci sono diversi clienti che alloggiano nell’hotel e si deve aspettare che tornino nella struttura per prelevare gli effetti personale.
In giornata, ci potrebbero essere ulteriori sviluppi. È chiaro che tenere in piedi l’attività diventa molto difficile, alla luce di sentenze definitive che dichiarano l’abusivismo edilizio conclamato. A Sperlonga, tutti lo sanno.
