HOTEL GROTTA DI TIBERIO ACQUISITO AL PATRIMONIO DEL COMUNE DI SPERLONGA

Hotel grotta di tiberio
Hotel Grotta di Tiberio

L’hotel Grotta di Tibero è stato acquisito gratuitamente al patrimonio del Comune di Sperlonga. A certificarlo è l’Agenzia delle Entrate

Il noto albergo conosciuto da tutti come “Hotel Cusani”, dal nome del Sindaco Armando Cusani, che ne ha detenuto le quote, poi passate completamente alla società del suocere Erasmo Chinappi, è un immobile ufficialmente acquisito al patrimonio del Comune di Sperlonga. Un elemento che risulta dall’atto di trascrizione dell’Agenzia delle Entrate che reca la data del 17 maggio 2024.

In estate, come noto, l’hotel è stato sequestrato dalla magistratura, dopo il lungo contenzioso amministrativo che ha dato torto alla proprietà privata intorno all’abuso certificato dal Comune stesso. Dopo la convalida del sequestro dell’hotel Grotta di Tiberio, stabilita dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, è arrivata, a fine luglio, anche la pronuncia del Tribunale del Riesame di Latina a cui si era rivolta la società che gestisce l’hotel Grotta di Tiberio contro l’atto con cui a fine giugno i Carabinieri del Nipaaf, su disposizione del sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Miliano, avevano sequestrato l’albergo del suocero del sindaco di Sperlonga, Armando Cusani.

I legali della Chinappi, peraltro, avevamo tentato di bloccare il sequestro dell’hotel disposto dalla Procura rivolgendosi anche al Consiglio di Stato il quale ha respinto l’istanza, dichiarandosi incompetente trattandosi di materia penale. Il sequestro era rivolto non alla Chinappi, ma alla nuova società Meraki srl costituita qualche settimana fa e che formalmente gestisce il bene. La Meraki peraltro vede come soci una persona vicina a un ex esponente politico legato al sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, e la figlia di quest’ultimo.

A giugno scorso, il Consiglio di Stato aveva ribadito che l’hotel dovesse essere abbattuto perché abusivo o comunque acquisito al patrimonio del Comune. Un atto, quest’ultimo, che, come detto, è avvenuto sin da maggio 2024. L’ente, amministrato dal Sindaco Armando Cusani, può disporre dell’immobile, al netto delle decisioni della magistratura, come ritiene opportuno. Fatto sta che da mesi il bene è pubblico.

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