Hotel Grotta di Tiberio, il Tribunale amministrativo ordina al Comune di acquisire l’immobile abusivo sequestrato
Una sentenza importante, quest’ultima, riguardo alla cronica situazione che vede l’hotel Grotta di Tiberio, dichiarato abusivo da plurime pronunce della giustizia amministrativa, e finito di nuovo sotto sequestro a luglio scorso per ordine della Procura di Latina. Il riferimento è alla sentenza emessa dalla seconda sezione del Tar ieri, 12 settembre, con cui il Presidente Davide Soricelli e il relatore Roberto Bucchi intimano al Comune di Sperlonga di procedere all’acquisizione dell’hotel che appartiene ufficialmente al suocero del Sindaco Armando Cusani.
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La decisione del Tar che ordina al Comune di Sperlonga di concludere il procedimento mediante la trascrizione dell’atto di acquisizione al patrimonio. L’ente ha infatti acquisito materialmente l’immobile abusivo, ma non hanno trascritto in conservatoria l’atto.
La sentenza, che condanna alle spese il Comune per 1500 euro, si origina dal ricorso presentato dai confinanti storici dell’hotel, da anni in battaglia contro gli abusi della struttura, tramite gli avvocati Francesco e Giovanni Di Ciollo. Un ricorso che si rivolgeva contro il Comune di Sperlonga, la Prefettura di Latina e, naturalmente, la proprietà dell’hotel, la Chinappi Aldo Erasmo&C., difesa dagli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Alfonso Celotto.
Ciò che chiedevano i confinati Carmine Tursi e Anna Miele era l’accertamento dell’inerzia serbata dal Comune di Sperlonga e dalla Prefettura di Latina sull’invito del 7 febbraio ad attivare i poteri di sanzione e repressione dell’abuso edilizio in merito all’ordine di demolizione contenuto nell’ordinanza di annullamento della concessione edilizia in sanatoria n. 5/92, dei permessi di costruire nn. 83/2004 e 52/2005 e di demolizione dell’intero corpo di fabbrica, così come irrevocabilmente accertato dal Consiglio di Stato lo scorso giugno.
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Un altro colpo alla proprietà dell’hotel, in attesa che si definisca, in ambito penale, il procedimento che, a luglio, ha portato al sequestro dell’immobile.