Accusati per un tentativo di truffa a danno di anziani a Latina: si è concluso il rito abbreviato davanti al giudice monocratico
Due condanne per il tentativo di truffa ai danni di una coppia di anziani. È questo l’esito del proseguo del rito direttissimo nei confronti di una coppia, arrestata a Latina nel mese di agosto. Si tratta del 56enne G.F. (le sue iniziali) e della 47enne N.M., assistita dall’avvocato Sara Carella. Entrambi, residenti nel napoletano, sono stati giudicati con il rito abbreviato dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Roberta Brenda.
Al termine della camera di consiglio, le condanne sono state di 1 anno e 6 mesi per la 47enne e di 3 anni e 4 mesi per il 56enne. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 1 anno e mezzo per l’imputata e 3 anni per l’uomo.
Il caso risale allo scorso 5 agosto quando la Polizia di Stato aveva arrestato entrambi poiché indiziati del tentativo di truffa ai danni di una coppia di anziani. Grazie, però, alla prontezza delle vittime, che avevano immediatamente contattato il Numero Unico di Emergenza, gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal dirigente Giuseppe Lodeserto, avevano potuto predisporre un intervento mirato, evitando che la truffa si consumasse.
I malviventi avevano contattato telefonicamente gli anziani: uno dei due, l’uomo, si era finto il figlio della coppia ed aveva chiesto ai due di consegnargli dei soldi per risolvere una problematica scaturita da un investimento stradale. I truffatori avevano così pensato di essere riusciti a convincere le vittime a consegnare denaro e preziosi e si erano prontamente portati presso il loro indirizzo di casa.
Sul posto, in Via Terenzio, dietro il Tribunale di Latina, i poliziotti avevano sorpreso i sospettati mentre cercavano di ritirare il bottino: circa mille euro in contanti inseriti in una busta di plastica e alcuni gioielli. Uno dei due, il 56enne, aveva anche opposto una resistenza attiva, dimenandosi con forza per tentare la fuga, ma era stato prontamente bloccato dagli agenti. La complice, Miccoli, che attendeva a bordo di un veicolo con il motore acceso, aveva cercato anche lei di fuggire risalendo precipitosamente sul mezzo, ma era stata immediatamente fermata da altre unità operative prima che potesse allontanarsi.
Il tempestivo intervento della Polizia aveva permesso di recuperare integralmente il denaro e i preziosi consegnati ai malviventi dagli anziani, oltreché a sequestrare ulteriori beni a seguito della perquisizione degli arrestati.
I responsabili erano stati accompagnati presso gli uffici della Questura e tratti in arresto. Al termine del primo “step” del rito direttissimo, il giudice aveva convalidato l’arresto per entrambi, disponendo il carcere per l’uomo e i domiciliari per la donna.