“HA DOVUTO CAMBIARE MODO DI VESTIRSI”, L’INCUBO DI UNA DONNA PALPEGGIATA E BULLIZZATA SESSUALMENTE DAL DATORE DI LAVORO

Accusato di violenza sessuale nei confronti di una dipendente della sua ditta a Sabaudia: la vittima è una donna di Latina

Una storia che si è dipanata in circa tre anni, dal 2016 fino al 2019, quando, alla fine, ormai esasperata, la dipendente di una ditta di Sabaudia si è decisa a denunciare il suo datore di lavoro, responsabile di averla bullizzata dal punto di vista sessuale con continui apprezzamenti e diversi episodi di palpeggiamenti.

La vicenda è finita davanti al primo collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici Soana, Benabei e Brenda. Oggi, 16 aprile, si è svolta un’altra udienza nel corso della quale hanno testimoniato, interrogate dal pubblico ministero Giorgia Orlando, due donne: una ex dipendente e collega della ditta di Sabaudia e un’amica stretta della vittima, costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Luigi Pescuma.

È emerso uno spaccato umiliante. La ex dipendente, infatti, ha spiegato di come la vittima era continuamente presa di mira dal datore di lavoro, S.C., 64 anni, il quale commentava le forme della donna, i vestiti che metteva e persino domandava se avesse fatto sesso col marito, promettendole prestazioni migliori. Comportamenti che avevano indotto la vittima a venire sul luogo di lavoro con vestiti larghi, per non dare nessuna possibilità all’uomo di commentare il suo corpo.

Sia la ex dipendente che l’amica della donna hanno confermato quanto dichiarato dalla vittima. Almeno in una occasione – ma per gli inquirenti, ossia i Carabinieri di Latina, ci sono stati più episodi – l’uomo sarebbe passato alle vie di fatto, arrivando a toccare il sedere della donna.

In un episodio, promettendole agevolazioni fiscali e sul Tfr, l’uomo, abbracciando la sua dipendente, le avrebbe toccato il didietro. Gesti e azioni che hanno causato al 64enne prima l’indagine a piede libero e, ora, il processo, con le accuse di violenza sessuale e stalking, che è stato rinviato al prossimo 3 dicembre quando verranno ascoltati gli ultimi due testimoni dell’accusa.

La donna, sposata e con figli, come detto, è arrivata a dimettersi dal posto di lavoro e, poco prima di lasciare la ditta di Sabaudia, ha denunciato tutto ai Carabinieri.

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