Continua lo sciopero organizzato dalla Uiltucs Latina rispetto alla crisi dei lavoratori del Gruppo Orizzonte. La manifestazione a Terracina tra oggi e domani
“Vogliamo it contratto nazionale giusto e stipendi equi, chiediamo la disapplicazione del contratto oggi forzatamente applicato nel Gruppo Orizzonte penalizzante e inadeguato, perdiamo ognuno di noi lavoratori, oltre 7mila euro di salario all’anno con questo contratto di lavoro sottoscritto da un “sindacato grigio” che noi disconosciamo e contestiamo perché risulta al ribasso per noi e le nostre famiglie, ma vantaggioso per la proprietà.
Oggi e domani – spiegano dal sindacato – scioperiamo perché rivendichiamo la dignità, vogliamo il contratto nazionale del Commercio applicato ai tanti lavoratori in tutto il paese, vogliamo equità e rispetto, svolgiamo le stesse mansioni, lo stesso lavoro di altri dipendenti del Commercio, ma siamo retribuiti meno per effetto di un contratto siglato da un “sindacato grigio minoritario”. Chiediamo solo il rispetto dei diritti e I’applicazione del Contratto Nazionale maggiormente rappresentato ed applicato nel Commercio, che assicura dignità e giusta retribuzione.
Non può esistere un’azienda che prospera anche grazie al lavoro dei propri dipendenti e che, allo stesso tempo, ne calpesta il diritto per un salario equo. Il marchio Orizzonte in espansione dimentica e calpesta chi contribuisce al suo sviluppo, tutto ciò merita la mobilitazione e contestazione. Le recenti aperture del gruppo sono state possibili anche grazie al sacrificio di chi lavora ogni giorno nei punti vendita. I profitti di Orizzonte non sono “redistribuiti”, il beneficio economico ottenuto non è stato condiviso con chi, con impegno e dedizione, ne ha reso possibile la crescita.
Scioperiamo perché siamo obbligati a fare straordinari per colmare il divario retributivo con il contratto negato da Orizzonte, per portare a casa uno stipendio equivalente a quello dei colleghi di altre aziende del settore, siamo costretti a lavorare 40 ore di straordinario ogni mese, cioè una settimana in più rispetto ai normali turni. Una condizione non dignitosa non corretta e non più accettabile.
Dopo il fallimento dei tentativi di mediazione presso l’Ispettorato del Lavoro, nonostante il confronto, l’apertura, la disponibilità espressa da mesi solo ed esclusivamente da parte dei lavoratori, un confronto sempre negato e non dimostrato dalla proprietà del Gruppo Orizzonte. Un dialogo fallito a causa delle posizioni aziendali prive di soluzioni ma attente al solo profitto.
Scioperiamo perché diciamo basta alla “pirateria/contrattuale” nel Gruppo Orizzonte, non è giusto, non è corretto imporre un contralto di lavoro che taglia pezzi di salario a noi lavoratori alle nostre famiglie, non è giusto che in questi giorni non andremo a percepire la 14^ mensilità a differenza dei nostri colleghi del Commercio di altre aziende, non è giusto che siamo segnati da questo Contratto/Pirata per volontà aziendale, non possiamo essere diversi dai colleghi di altre aziende del Commercio, continueremo il nostro viaggio per combattere il lavoro povero nel Gruppo Orizzonte”.