GRUPPO ORIZZONTE, LO SCIOPERO DELL’UILTUCS A TERRACINA: “INACCETTABILE LA PROPOSTA CONCILIATIVA”

I lavoratori hanno detto no alla proposta conciliativa della proprietà di Orizzonte che prevedeva 250 euro per ogni anno di lavoro e 2000 euro per le maestranze storiche 

I lavoratori di Montecompatri Roma Prenestina, sono stati i primi a raggiungere la manifestazione svolta sulla zona antistante il punto vendita di “Orizzonte” a Terracina. Grazie all’interruzione dell’arteria da parte del Questore di Latina, è stato possibile lo svolgimento dello sciopero pacifico, con circa 150 lavoratori arrivati da tutta la provincia, compresa l’area romana. Uno sciopero organizzato dalla Uiltucs Latina a cui hanno partecipato le segreterie nazionali e regionali  della categoria, Gennaro Strazzullo, Segretario Nazionale con delega al Terziario ed Alessandro Contucci, Segretario Generale Regionale.

“Abbiamo gridato nelle due giornate le motivazioni dello sciopero, abbiamo distribuito migliaia di  volantini – dichiarano i lavoratori che, insieme a Gianfranco Cartisano, segretario Uiltucs Latina, hanno da mesi avviato le trattative, con la rottura e il mancato accordo da parte aziendale presso l’Ispettorato del Lavoro di Latina.

In questi giorni, a causa di posizioni ed atteggiamenti aziendali, si è concretizzata con la mobilitazione svolta durante il weekend. “Continueremo a sostenere le ragioni di questi lavoratori oggi forzatamente condannati a percepire un salario al ribasso, a causa di un contratto pirata applicato ai 550 lavoratori del Gruppo Orizzonte”. 

“Durante lo sciopero, con la massima concentrazione nella mattinata di sabato, abbiamo assistito all’ennesima inaccettabile posizione della proprietà. Momenti di tensione nei quali la Polizia ha dovuto allontanare rappresentanti della proprietà, i quali, per provocazione, hanno detto frasi offensive nei confronti della Uiltucs. La posizione del sindacato è stata diversa perché continua a chiedere l’apertura al confronto sulla disapplicazione del contratto oggi applicato, con l’immediata applicazione del contratto nazionale del  terziario maggiormente rappresentativo ed applicato. In sintesi, un contratto subito “dignitoso equo con il giusto salario”.

“Un elogio al sacrificio alla determinazione dei lavoratori del gruppo che, in questa ultima settimana, alle porte dello sciopero, hanno dovuto subire attacchi, discriminazioni, offese e vessazioni solo perché volevano esprimere un diritto, stressati su indicazione aziendale, sino a poche ore prima del  sit in, offesi della dignità e del lavoro. Il Gruppo Orizzonte qualche giorno prima dell’imponente manifestazione ha proposto e ancora propone una conciliazione, una vera offesa al lavoro alle famiglie di questi lavoratori, 250€ per ogni anno di lavoro per gli ultimi assunti, e 2000€ per coloro che lavorano da molti anni nel gruppo Orizzonte.

La risposta  dei lavoratori è stata chiara: non accetteremo mai e hanno risposto con lo sciopero di sabato e domenica. Non è questo che vogliamo, abbiamo bisogno di rispetto del lavoro, la qualità del lavoro diversa. Oggi abbiamo solo il vostro forzato lavoro povero in Orizzonte, dovete riconoscerci il giusto salario, le proposte intermedie non interessano ai 550 lavoratori del Gruppo Orizzonte. Continueremo il nostro viaggio per il giusto contratto e il giusto  stipendio”.

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