Chiarimenti sul Disciplinare per il controllo della specie aliena invasiva Granchio blu presso i laghi di Fogliano, Monaci e Caprolace. Il direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo Stefano Donati risponde alle Guardia Ittiche FIPSAS di Latina
“Preliminarmente – spiega il direttore Donati – si sottolinea la gravissima proliferazione in atto nei laghi in oggetto, da parte del Granchio Blu, specie aliena altamente invasiva, che impone tassativamente ai soggetti preposti alla tutela degli ecosistemi di adottare provvedimenti di controllo e contenimento.
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Come si evince nella parte motiva della predetta Deliberazione del Commissario Straordinario n.18/2025 e nel Disciplinare “per il controllo della specie aliena invasiva Granchio blu (Callinectes sapidus) presso i laghi di Fogliano, Monaci e Caprolace”, entrambi allegati alla presente e redatti in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano, che svolge direttamente le funzioni di soggetto gestore dei tre laghi demaniali in questione per conto dell’Agenzia del demanio, quanto deliberato e disciplinato deriva da un preciso dettato normativo previsto dalla Legge Quadro sulle Aree protette n. 394/1991 e ss.mm.ii.; Regolamento delle attività sui Bacini lacustri del Parco Nazionale del Circeo
in particolare, l’art. 11, prevede il ricorso a “prelievi faunistici ed eventuali abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall’Ente parco. Tali prelievi e abbattimenti devono avvenire per iniziativa e sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell’Ente parco ed essere attuati dal personale dell’Ente parco o da persone all’uopo espressamente autorizzate dall’Ente parco stesso”.
Pertanto, l’impiego di pescatori professionisti, quali selezionatori e controllori per il prelievo della sola specie invasiva Granchio blu (Callinectes sapidus), da svolgersi in aree puntuali e circoscritte, sotto stretto controllo, sui canali emissari congiungenti gli invasi con il mare, senza estendersi all’interno dei laghi, si configura come un’attività di supporto al monitoraggio e controllo di una specie alloctona, e non come un’attività di pesca professionale.
Ne consegue che, se da un lato viene ad applicarsi una normativa ed una potestà gestionale statale esclusiva, in capo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delegata all’Ente Parco Nazionale del Circeo con il decreto istitutivo a firma del Presidente della Repubblica, dall’altro l’attività di prelievo ai fini del contenimento di una specie aliena e invasiva, in aree puntuali e controllate, non può configurarsi come attività di pesca professionale, né conseguentemente esporre i controllori autorizzati al rischio di incorrere nelle violazioni e nelle sanzioni di cui alla normativa regionale in materia di pesca.
D’altro canto, il nome stesso del disciplinare richiama l’obiettivo del “controllo della specie aliena invasiva Granchio blu” e non una “regolamentazione di attività di pesca professionale”, che nei laghi in questione è soggetta a divieto assoluto non solo in forza della norma regionale, ma ancor più in virtù dei divieti della Legge quadro sulle Aree protette e del DPR istitutivo del Parco Nazionale del Circeo.
Tale approccio risulta coerente e in linea anche con quanto definito negli obiettivi e le misure di conservazione previste nel Piano di Gestione della ZSC IT6040012 “Laghi Fogliano, Monaci, Caprolace e Pantani dell’Inferno” (di cui l’Ente Parco Nazionale del Circeo è soggetto gestore per conto della Regione Lazio), che integrano le misure di salvaguardia e gli strumenti di regolamentazione e pianificazione esistenti, e che in particolare pongono l’accento sulla problematica delle specie alloctone, prevedendo quale Obiettivo Specifico (OS2) quello di “eradicare e/o mantenere sotto controllo le popolazioni di specie aliene invasive”;
L’attività prevista, disciplinata da parte dell’Ente Parco, cogestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano e soggetta ai controlli del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Circeo, è inoltre finalizzata al monitoraggio scientifico e al recupero di dati utili per l’implementazione del contenimento della popolazione della specie aliena, e per la mitigazione dell’impatto sulla biodiversità e sulle risorse ittiche.
Una volta delineato il quadro di riferimento giuridico del provvedimento, alcuni cenni sugli attrezzi di cattura da impiegarsi per le descritte attività di controllo e contenimento di questa specie invasiva.
Per quanto riguarda il mezzo di cattura, in tutte le attività di monitoraggio scientifico e controllo di tale specie alloctona portate avanti in Italia, si è visto come la nassa sia uno tra i mezzi più idonei ed efficaci, in virtù della sua capacità di selezione, della facilità di utilizzo e installazione, e dei quantitativi di individui catturabili per singolo attrezzo.
Analogamente, data la massiccia concentrazione di individui accertata in prossimità delle foci dei canali emissari dei laghi, è stato preso in considerazione l’utilizzo diretto del coppo per massimizzare le catture e minimizzare i tempi di eradicazione del granchio blu. Pur trattandosi di attrezzi da pesca professionale oggetto di divieti, il loro impiego nel descritto intervento di contenimento del granchio blu può trovare applicazione”.