GLS: PROCEDURA DI LICENZIAMENTO SCONGIURATA, MA CONTINUANO LE PROTESTE

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Continuano le proteste alla Gls di Latina: dopo la procedura di licenziamento, i lavoratori protestano per la merce dirottata

Da fine aprile e per diverse settimane la crisi aperta a causa della procedura di licenziamento di 15 lavoratori. Gli autisti del corriere espresso Gls hanno protestato presso la sede di Latina Scalo, denunciando la procedura di licenziamento collettivo in atto messa in campo dall’azienda.

Da qualche mese, in seguito al cambio appalto, la Gls è controllata dalla società romana Cargo White. È proprio la nuova direzione ad aver attivato la proceduta collettiva che prevede il licenziamento di quindici corrieri, su settanta lavoratori corrieri assunti nell’impresa. In ragione di questa situazione, lo scorso 24 aprile, i corrieri avevano indetto uno sciopero parziale, con tanto di assemblea.

L’iniziativa, organizzata dal sindacato Sicobas di Roma, ha visto la partecipazione di una settantina di driver. I lavoratori hanno manifestato all’ingresso del centro di raccolta e spedizione di via delle Industrie, segnalando come, a loro dire, la procedura di licenziamento, figlia di una crisi esistente, sia in realtà utilizzata dall’azienda in maniera strumentale.

Le proteste sono andate avanti per settimane, fino a quando la procedura di licenziamento, a parte quattro lavoratori che hanno accettato di lasciare l’impresa, è stata scongiurata. Alla base di tutto, lamenta il sindacato, c’è la riduzione dei pacchi da parte della committente P&D, società mandataria del contratto con Gls.

Nei giorni scorsi, invece, un nuovo sciopero alla Gls di Latina perché i problemi non sono finiti. “L’agenzia, infatti, – fa il Si Cobas Lavoratori Autorganizzati – sta dirottando la merce su altri siti non “sindacalizzati” per intimidire i lavoratori che in questi mesi sono stati protagonisti di una grande battaglia che ha costretto l’azienda a ritirare la procedura di licenziamento per 15 lavoratori che aveva avviato per colpire il Si Cobas giovane ma molto combattivo di questo magazzino. Non si fa un passo indietro”.

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