Sembrerà strano ma le sardine nascono grazie al populismo.
I partiti di destra populista hanno rappresentato la reazione ai limiti della rappresentanza partitica e alla malagestione delle istituzioni da parte dei partiti tradizionali, ma proprio quelli che sono stati i limiti dei partiti tradizionali hanno rappresentato un brusco risveglio per i populisti: incapaci di immaginare un futuro e di oltrepassare gli steccati della vuota propaganda elettorale, i sovranisti italiani si sono ritrovati con una “mucca nel corridoio” : Le Sardine.
GIOVANI CHE PROTESTANO? APRITI CIELO PER IL LATINENSE
Ma perchè le reazioni social dei latinensi sono state cosi violente? Beh tutti potranno ricordare le reazioni alle più recenti manifestazione studentesche a difesa dell’ambiente: dall’evergreen “andate a lavorare” a chi piace ancora utilizzare termini intrisi di odio come “zecche”, ma questa è la realtà e va assolutamente raccontata, senza filtri..
Anche per quanto riguarda le Sardine sono partite le reazioni violente, da chi augurava gli schiaffi a chi ha dichiarato di trovarsi di fronte a “Zecche senza cervello” il latinense borghese conservatore o il lavoratore che risponde alla crisi con la rabbia e il voto di pancia hanno avuto un sussulto: una piazza di sardine, e per di più di sinistra! Un brusco risveglio per il leone del web che per strada è la pecorella guidata dal pastore Salvini, un risveglio che ha generato una sequela di insulti irrepitibili.
Che sia la paura di vedere la piazza piena a Latina, città per tradizione di Destra? Oppure sfoghi di poveri frustrati?
Purtroppo non potremo mai saperlo però il dato resta, le reazioni sono state oltremodo smodate. Si può e si deve confrontarsi sui temi di attualità ma senza scadere negli insulti, anche perchè la politica non è curva e tifoseria.
L’impressione è che ritenere una certa narrativa colpevole di aizzare le persone contro gli avversari politici in maniera violenta non sia un pensiero peregrino.