Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cassino dà la sua solidarietà all’avvocato e Presidente del Consiglio di Formia, Pasquale Cardillo Cupo
“II Consiglio dell’Ordine di Cassino e la Camera Penale di Cassino – si legge in una nota ufficiale – censurano la tendenza a sovrapporre il difensore all’imputato-indagato, quasi a ritenere che l’assunzione di una difesa implichi una sorta di concorso, quantomeno morale, dell’Avvocato nella condotta contestata.
È una tendenza diffusa ma non per questo accettabile, perché in contrasto con il diritto di difesa e con la necessità della difesa tecnica. Non è questione riconducibile al principio di non colpevolezza, ma è qualcosa di più ampio, sacro e liberale.
Tra i fondamenti della Stato democratico ci sono la difesa anche del reo confesso di delitti più atroci e in funzione rieducativa della pena, anche nelle ipotesi più gravi o più scandalose per l’opinione pubblica. Nessuno tocchi Caino ma soprattutto nessuno tocchi l’Avvocato di Caino, che non è mai un omicida se difende un condannato per omicidio, né può essere ritenuta moralmente censurabile o “inopportuna” la sua attività difensiva.
II diritto di difesa è un valore sacro ed assoluto che in casi eccezionali, come tutti i diritti fondamentali, risponde a criteri di ragionevolezza e bilanciamento, ma che non può certo arretrare di fronte alla mera opportunità come spesso viene chiesto, più o meno esplicitamente.
Fatte queste doverose premesse, il Consiglio dell’Ordine di Cassino e la Camera Penale di Cassino esprimono vicinanza all’Avvocato Pasquale Cardillo Cupo per il riferimento ad una asserita “inopportunità” della sua contemporanea qualità di difensore di imputato di reato e Presidente del Consiglio Comunale di Formia.
La cultura della legalità presuppone come assioma indefettibile proprio il diritto di difesa. ll Consiglio dell’Ordine di Cassino e la Camera Pennle di Cassino sono al fianco di chi rivendica la libertà nell’esercizio della Professione di Avvocato”.