Dopo l’arresto di dicembre, un giovane scalmanato di Fondi ci ricasca e viene fermato per aver aggredito le forze dell’ordine
A metà dicembre la rocambolesca fuga finita l’aiuola pubblica, ora per il 19enne di Fondi un nuovo episodio che stavolta lo ha portato all’arresto da parte dei militari della Guardia di Finanza di Fondi. I militari, infatti, lo scorso 6 marzo, vedendo il giovane in atteggiamento tale da destare sospetto, lo avevano individuato. Per tutta risposta, in modalità simili al 14 dicembre scorso, il 19enne era salito sulla sua Audi A3 che si trovava in via Mola Santa Maria per partire a tutto gas.
Ne è nato un inseguimento ad alta velocità finito, come lo scorso anno, con l’auto guidata dal giovane schiantarsi contro il muro di una casa in via Ponte Gagliardo. Dopodiché, il 19enne, non pago, ha lasciato l’abitacolo per riprendere la fuga ai piedi. Una volta raggiunto dai finanzieri, il giovane ha iniziato a colpirli a calci, morsi e pugni, tanto da far male anche a un poliziotto libero dal servizio che ha tentato di aiutare i militari.
Per tali ragione, il 19enne, difeso dall’avvocato Onorato D’Adamo, è comparso per il rito direttissimo (il secondo in quattro mesi) davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Nonostante la richiesta dei domiciliari da parte del pubblico ministero, il 19enne è stato rimesso in libertà con la la misura più lieve degli obblighi di firma.
Il 19enne, come detto, era stato arrestato, lo scorso 14 dicembre, per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato di arredi urbani. Due giorni dopo, il giovane, difeso sempre dall’avvocato Onorato D’Adamo, aveva affrontato il primo step del rito direttissimo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Beatrice Bernabei.
Il giudice aveva convalidato l’arresto e concesso i termini a difesa all’avvocato, così che il processo era stato rinviato. Anche in quel caso il pubblico ministero aveva chiesto la misura degli arresti domiciliari, ma il giudice aveva concesso, su istanza dell’avvocato difensore, la misura più dell’obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri.
Il ragazzo, abitante a Fondi, è già noto alle forze di polizia, denunciato anche, in stato di libertà, per porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Il primo arresto era maturato quando i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Terracina, nel corso di un posto di controllo, avevano intimato l’alt ad un’autovettura che, dopo aver decelerato, aveva ripreso la corsa a forte velocità, rischiando di investire i militari che, con una pronta reazione, avevano evitato il peggio, per poi dileguarsi facendo perdere le proprie tracce in direzione Fondi.
Successivamente, nel corso delle ricerche immediatamente attuate, il veicolo era stato ritrovato, parcheggiato sulla pubblica via, nei pressi di un bar, in località Salto di Fondi. Nella circostanza, i militari, avendo riscontrato che il veicolo era chiuso, avevano controllato degli avventori del vicino locale pubblico, senza riuscire ad individuare tra loro il proprietario del veicolo oggetto di controllo.
In una fase conseguente, dopo che i Carabinieri erano usciti dal bar, tre dei soggetti appena controllati, erano saliti a bordo dell’autovettura oggetto di controllo, un’Audi A3, ripartendo a forte velocità, sulla S.S. Flacca, in direzione Sperlonga.
Dopo circa 5 chilometri, il conducente del veicolo, poi identificato nel 19enne, aveva perso il controllo del veicolo, andando ad impattare contro il cordolo di due aiuole pubbliche, danneggiandole gravemente, per poi terminare la corsa contro un palo di legno della rete Telecom, danneggiandolo, tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza.
I Carabinieri avevano proceduto ad eseguire un controllo approfondito nei confronti dei tre occupanti il veicolo, tutti di età compresa tra i 18 e i 20 anni, ossia i due passeggeri, che erano già scesi, di cui uno già noto alle forze di polizia, e nei confronti del conducente che, nel corso della perquisizione, era stato trovato in possesso anche di un coltello a serramanico, da lui detenuto in un marsupio che aveva al seguito, sottoposto a sequestro.
I tre ragazzi, per le lievi lesioni riportate, erano stati anche sottoposti a visite e accertamenti presso gli ospedali di Terracina e Formia, dove sono stati condotti, a mezzo ambulanza, da personale del 118, intervenuto sul posto, per poi essere tutti dimessi con prognosi di pochi giorni. Il veicolo, ormai guastato per i danni subiti, era stato affidato ad una depositeria giudiziaria.
I Carabinieri, inoltre, nei confronti dei 3 giovani avevano proposto l’emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Terracina, per tre anni.