GIOVANE PICCHIATO E DERUBATO ALLA STAZIONE DI SEZZE

La foto del giovane di 27 anni di Sezze aggredito alla stazione e derubato della catenina d'oro
La foto del giovane di 27 anni di Sezze aggredito alla stazione e derubato della catenina d'oro

Aggredito e derubato alla stazione di Sezze Scalo: la brutta disavventura capitata a un ragazzo di ritorno da Roma

Ha subito una aggressione e una vera e propria rapina, un ragazzo di 27 anni che, scendendo dal treno, presso la Stazione di Sezze, di ritorno da Roma, si è visto di fronte un gruppo di giovani. Questi hanno preso di mira il 27enne strappandogli la catenina d’oro e lasciandogli un vistoso segno sul collo. Il fatto, avvenuto ieri pomeriggio, è stato denunciato sui social dal padre e ha avuto numerosi messaggi di solidarietà e indignazione.

“Questa è la foto di mio figlio dopo essere stato aggredito, picchiato e derubato alla stazione di Sezze. Sì, alla nostra stazione – spiega il padre del ragazzo, quella che ogni giorno centinaia di persone – soprattutto giovani – sono costrette a frequentare per studiare, lavorare, vivere. Quello che gli è accaduto non è più un fatto isolato.

È un segnale chiaro e allarmante: a Sezze esiste un problema di sicurezza che continua a essere ignorato, minimizzato, coperto da frasi di rito e promesse che non cambiano nulla. La stazione, soprattutto nelle ore serali, è diventata una terra di nessuno: assenza di controlli, zone buie, individui che si muovono indisturbati, nessuna presenza costante delle forze dell’ordine, nessun deterrente reale.

E chi paga il prezzo? Ragazzi, pendolari, cittadini comuni. Proprio come mio figlio. Non è accettabile che una comunità intera debba convivere con la paura. Non è accettabile che si debba sperare “che non capiti stavolta”. Non è accettabile che chi torna da scuola o dal lavoro debba guardarsi le spalle, pronto a scappare. Questa non è una polemica politica. È un richiamo urgente alla responsabilità, perché il tema sicurezza non appartiene a una parte, ma alla vita di tutti.

Chiedo con forza: maggiore presenza delle forze dell’ordine; videosorveglianza funzionante e monitorata; illuminazione adeguata; interventi immediati nelle aree più critiche del territorio. Perché finché non accade a noi sembra tutto lontano. Poi succede. Succede a un figlio, a un fratello, a un amico. E allora capisci che il problema è già qui da troppo tempo. Sezze merita di meglio. I nostri figli meritano di meglio”.

Poco meno di un mese fa, un altro giovane era stato aggredito di notte da un minorenne successivamente identificato e arrestato dai Carabinieri.

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