“GIOVANE AUTISTICO LEGATO IN OSPEDALE DA OLTRE UN MESE”, LA REPLICA DELL’ASL DI LATINA

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Sede Direzione ASL di Latina

“La Direzione sanitaria aziendale riferisce che il paziente, con profilo di notevole complessità clinica ed assistenziale, è stato preso in carico dalla Centrale Operativa territoriale (COT) ponte tra i vari livelli di cura a garanzia di una gestione coordinata dei percorsi di presa in carico, che dal 20 febbraio 2025 a oggi ha provveduto a contattare 61 tra strutture pubbliche e private accreditate ex art. 26, setting assistenziale valutato idoneo alla propria condizione, sia regionali sia extra regionali, tra le quali tutte quelle suggerite sia dalla madre che dall’Associazione CIIVA APS, più volte risollecitate.

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Costante è stata l’interlocuzione, già dalle prime fasi dell’assistenza, con l’Associazione CIIVA APS da parte di tutte le strutture aziendali, ad iniziare dal Direttore Sanitario aziendale, per ricercare un posto letto idoneo alle necessità del paziente.

Tuttavia, a causa della mancanza di disponibilità, tale soluzione non è stata ancora trovata, e sono al vaglio delle competenti strutture alcune possibili opzioni che solo recentemente sono emerse.
Il paziente nel frattempo rimane ricoverato presso la struttura di Medicina del Santa Maria Goretti, ove è giunto, dopo alcuni accessi di pronto soccorso, per una condizione di acuzie, dove riceve la massima attenzione e assistenza da parte del personale sanitario, nel pieno rispetto della sua dignità e dei suoi diritti, e dove è attualmente assistito, in una camera singola, con la costante vicinanza della madre e di altri caregiver.

Durante tale periodo, la ASL, nel rispetto dei principi di umanizzazione delle cure e della libertà dei degenti, ha messo in atto ogni sforzo possibile per garantire un’assistenza adeguata anche sotto il profilo riabilitativo, ha ripristinato le condizioni per consentire la libera deambulazione all’interno delle struttura, seppur con ausili ed accompagnato, ed ha valutato ed attuato, solo quando necessario, procedure assistenziali previste e codificate, atte a garantire la sicurezza del paziente stesso.

La ASL ribadisce il proprio impegno a garantire cure appropriate e a operare con la massima trasparenza, respingendo fermamente ogni accusa priva di fondamento”.

Così, in una nota, il Direttore Sanitario Aziendale, Sergio Parrocchia.

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