GIOVANE AUTISTICO LEGATO IN OSPEDALE, CARLETTI RISPONDE AL DIRETTORE SANITARIO DELL’ASL

Giovane autistico, il Presidente dell’Associazione CIIVA Aps, Carlo Carletti, replica al Direttore Sanitario dell’ASL di Latina, Sergio Parrocchia

“L’Associazione CIIVA aps ha segnalato la presenza presso il Pronto soccorso del giovane cieco, autistico e immune-depresso, dal giorno 11 febbraio al dott. Parrocchia, il quale ha telefonicamente rassicurato il trasferimento al reparto Medicina, avvenuto il giorno 20 febbraio. Dopo due giorni è sopraggiunto lo stato febbrile e tosse. Al giovane sono state effettuate analisi, praticate flebo, effettuata in più occasioni la TAC e quant’altro, ma solamente il giorno 15 marzo, su richiesta della madre del perché di tali attenzioni, gli è stato comunicato che aveva avuto una bronco-polmonite e che attualmente la sua condizione di salute appare compromessa da un persistente stato febbrile, che i medici del reparto dovranno accertare. L’asserita deambulazione del giovane non corrisponde al vero, in quanto a seguito della lunga immobilità nelle condizioni descritte, avviene dal letto alla carrozzina. Il giovane non si regge in piedi senza il sostegno di altra persona.  

La ricerca di Struttura Sanitaria adeguata alle complesse esigenze del giovane conferma la inadeguata assistenza che può fornire l’Ospedale, il cui personale opera in condizioni davvero difficili e privo delle specifiche competenze. Pertanto nessun pregiudizio verso gli operatori dell’Ospedale, presso il quale lo stesso Presidente Carletti ha avuto salva la vita presso il reparto di cardiologia.  

Parrocchia afferma che operatori del COT hanno contattato, anche in collaborazione con l’Associazione, 61 strutture, senza trovare alcuna disponibilità, che con l’ammontare della retta proposta difficilmente troveranno anche in futuro. Parrocchia dovrebbe sapere che per le complesse esigenze derivanti dalla cecità assoluta e dall’autismo del giovane, qualsiasi struttura Sanitaria deve organizzare un servizio adeguato a tali complesse esigenze e non accettano di farlo con la retta offerta. Parrocchia, quale Direttore Sanitario dell’ASL crede davvero di salvaguardare la gestione economica dell’Azienda negando la giusta doverosa indifferibile assistenza ad un giovane, al quale la natura non ha risparmiato nulla?  

Parrocchia per non deliberare la retta commisurata alle esigenze, trattiene da molti, forse troppi giorni, presso l’Ospedale il giovane al costo di circa 1.000 € al giorno, come se ciò significasse risparmiare. Ieri, 16 marzo il giovane ha compiuto 27 anni, nonostante tutto, sarebbe davvero un bel compleanno se il dott. Parrocchia si mettesse una mano sulla coscienza, assicurando il giusto livello di assistenza al giovane e a coloro che per loro sfortuna, come lui, lo necessitano”.

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