Legambiente Terracina Animalhelp continua la sua attività, volontaria e gratuita, sul territorio terracinese per la tutela e il benessere degli animali, e si conferma ormai da anni un partner affidabile per la ASL di Latina e per l’Amministrazione in carica, per la vigilanza e la protezione animale. Recentemente Legambiente Animalhelp ha inviato un corposo documento di osservazioni puntuali al Regolamento Tutela Animali (Protocollo n. 0012332 del 14-02-2025 ore 08:23) e ha contestualmente richiesto una audizione urgente in Commissione Consiliare VII per evidenziare tutte le attività, le campagne, i risultati raggiunti e le richieste di attenzione e di risorse economiche necessarie per migliorare il benessere e la tutela degli animali, in particolare cani e gatti. Inoltre ha dovuto procedere con una lettera esposto alla ASL di Latina e al Comune di Terracina per il blocco delle sterilizzazioni dei gatti di colonia presso il Canile/Gattile sanitario chiedendo la immediata riattivazione del servizio sospeso dalla fine di gennaio, visto il periodo di riproduzione dei gatti.
In Occasione della Festa nazionale del Gatto 2025 però vuole innanzitutto festeggiare la chiusura di una delle colonie cittadine del centro storico con la sterilizzazione completa di tutti gli esemplari femmina, e un esemplare maschio e con l’adozione di tre cuccioli e rendere pubblici alcuni dati molto significativi della propria azione sul territorio con circa 20 colonie feline censite ed aggiornate con gatti tutti identificati (e tutti in constante aggiornamento), con particolare attenzione per la Colonia Santa Domitilla, la Colonia via delle Industrie, la Colonia parco del Montuno, la Colonia Pisco Montano, la Colonia Barchi, la Colonia Via Badino e la Colonia Eurospin, con azioni di supporto sia per i turni di alimentazione e pulizia che soprattutto per la cattura/stallo/rimessa in libertà degli esemplari più selvatici per poter procedere alla sterilizzazione presso il Canile/Gattile sanitario di Via delle Industrie o per interventi di pronto soccorso veterinario, spesso tutti a carico dei volontari, vista la cronica carenza di personale dedicato al servizio di pronto soccorso veterinario, del tutto insufficiente.
Sono stati centinaia ormai i gatti liberi sterilizzati in oltre due anni di attività sul territorio, garantendo settimanalmente durante tutto l’anno servizio di prenotazione, cattura, stallo, trasporto da/per canile-gattile sanitario, rimessa in libertà e una trentina gli interventi di pronto soccorso veterinario per cuccioli o gatti investiti o comunque incidentati e tutto questo in pieno spirito di gratuità volontaria, come del resto anche le tutor di colonia che garantiscono cibo e acqua e pulizia delle colonie senza avere nessun aiuto economico dalle istituzioni pubbliche. Purtroppo come spesso succede Legambiente insieme alle proprie volontarie e alle tutor di colonia si trova ad affrontare anche spese veterinarie accedendo ai propri fondi raccolti con il mercatino natalizio o tramite collette estemporanee, e tutto questo al fine di evitare una vera e propria strage di gatti.
Al di la’ delle belle intenzioni e dall’impegno innegabile dell’Assessore alla tutela animali, Sara Norcia, rileviamo che nel Documento Unico di Programmazione (DUP) e nel Bilancio non appena approvati, non abbiamo trovato neanche una riga di attenzione per il tema del benessere e tutela degli animali, e l’unico obiettivo operativo per il 2025 meritevole di attenzione con poche migliaia di euro suona così “Contributo ai privati per la sterilizzazione degli animali finalizzata alla riduzione dei fenomeni di abbandono e randagismo” ma riteniamo che questo sia largamente insufficiente per una città come Terracina, mentre notiamo che l’unico obiettivo presente nel Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) per l’anno passato 2024 – quello per i dirigenti del settore ambiente – era quello della stesura del regolamento tutela animali, unico obiettivo di fatto raggiunto.
“Esiste un grave problema di mancanza di risorse umane e economiche e organizzazione sul nostro territorio per la gestione dei felini e si fa troppo riferimento ai volontari, ormai in crescente difficoltà economica e costretti ad affrontare enormi spese per cibo e cure veterinarie, vista la carenza cronica dei servizi pubblici. Il nostro Circolo, con un proprio dipartimento denominato Animalhelp nato nel 2020, è impegnato sulla vigilanza della gestione esterna del canile e la tutela delle colonie feline in città, ed ha risposto alla richiesta della Amministrazione, inviando osservazioni al Regolamento Tutela Animale, anche fornendo alla Amministrazione numerosi esempi di buone pratiche adottate da diversi Comuni, anche utilizzando i dati contenuti nel prestigioso rapporto annuale Animali in Città di Legambiente https://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/ ormai arrivato alla XIII edizione, evidenziando tutte le criticità della gestione animali in città e impegnandosi direttamente su campagne di adozione come “tirate fuori le zampe” con erogazione di cospicui bonus per adozioni di cani adulti presenti in canile (con decine di cani adulti adottati ai quali sono stati erogati 100 euro di “Bonus Legambiente”) e la nuova campagna di sterilizzazione e adozione “nonun@dipiu” per le colonie feline riconosciute dalla ASL, campagne totalmente autofinanziate con i proventi certificati della raccolta fondi grazie ai mercatini solidali, con fondi messi tutti ufficialmente in bilancio del Circolo e spese tracciate. Inoltre il Circolo ha sempre partecipato sempre a titolo gratuito anche a progetti patrocinati dal Comune per favorire adozioni e rendere sempre migliore la vita degli animali in città e per la tutela e salvaguardia delle tartarughe caretta caretta” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo “ma nonostante tutte queste iniziative e i risultati ottenuti, la Amministrazione e la ASL, pur dichiarando la propria collaborazione, non forniscono risposte sempre tempestive ed adeguate per questo abbiamo chiesto una audizione urgente nella Commissione Consiliare. Confidiamo però nel nuovo Gestore del Canile, aggiudicatario del nuovo appalto, che da subito si è mostrato interessato alle nostre attività che considera preziose anche per ridurre i costi gestionali del servizio e che da subito si sta impegnando per la costruzione del Gattile sanitario e del Gattile rifugio, come peraltro richiesto da Capitolato d’Appalto”.
“Purtroppo ciclicamente siamo costretti ad inviare lettere ed esposti a Comune e ASL, e a lamentarci con gli operatori del pronto soccorso veterinario, largamente carente, per riportare le Istituzioni alle loro responsabilità, mentre assistiamo negli ultimi anni ad una sempre maggiore difficoltà dei tutor di colonia nel far fronte alle crescenti spese per il mantenimento e cura degli esemplari della colonia e ultimamente con la temporanea chiusura delle sterilizzazioni, anche dei costi di sterilizzazione dei gatti. E’ ora che il nostro Comune si doti non solo di un Regolamento ma di un vero e proprio Ufficio Comunale preposto al Benessere e Tutela Animale con uno sportello dedicato e cominci ad assegnare risorse in bilancio, programmando iniziative concrete che possano supportare i volontari. Per la nostra associazione è ora di agire partendo da un pacchetto di proposte a misura di gatto, come riportato dal Rapporto A-mici in città 2025: 1) piena operatività del Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia per conoscere le effettive presenze e i bisogni degli animali d’affezione; 2) patti di comunità tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati per gestire insieme la tutela e la cura degli animali da compagnia e selvatici nei contesti urbani; 3) una sanità di prossimità più capillare attraverso la presenza in servizio di 6.000 veterinari pubblici e l’attivazione di 1.000 strutture veterinarie pubbliche, quali canili e gattili (uno ogni 50-100 mila cittadini) e ospedali veterinari (uno ogni 300-400 mila cittadini); 4) formazione di 10.000 guardie ambientali e zoofile volontarie per rafforzare il sistema di controlli pubblico-privato per il rispetto delle norme a tutela degli animali da compagnia; e infine 5) l’inasprimento nel Codice penale della reclusione da tre a sei anni per i reati contro gli animali non solo come misura repressiva ma soprattutto come strumento di prevenzione grazie all’attivazione degli strumenti investigativi adeguati” dichiara Stefania Curati, Consigliere del Direttivo di Legambiente terracina e referente Legambiente terracina Animalhelp.