GIORNATA DELL’INTEGRAZIONE, FARE LATINA: “INIZIATIVA PER IL QUARTIERE DI CAMPO BOARIO”

Il 29 marzo Fare Latina ha organizzato in piazza Berlinguer la giornata dell’integrazione. Luca Bagnato, referente Quartieri di Fare Latina: “Un’iniziativa che porterà il quartiere a interagire”

Come portare il quartiere Campoboario a rivivere attraverso le relazioni e i rapporti. Un quartiere difficile, dove non è facile interagire e socializzare, ma con una serie di iniziative approntate, tra esibizioni dimostrative di attività sportive, giochi, incontri, si crea uno strumento che accorcia  le distanze di comunicazione. Così, il 29 marzo Luca Bagnato, il referente Quartieri di Fare Latina,  in collaborazione con il dipartimento sport e sociale del  movimento fondato da Annalisa Muzio, ha organizzato una giornata di socializzazione presso Piazza Berlinguer a Latina, nel quartiere Campoboario.

La scelta in un luogo come piazza Berlinguer dove molti ragazzi si danno appuntamento e socializzano assume diversi significati: portare l’interazione in un quartiere da sempre considerato difficile a Latina e accelerare quel processo di interscambio culturale tra ragazzi di diverse origini, a testimonianza di una società sempre più multietnica e multiculturale. Quindi, una giornata dedicata al quartiere, in cui già da ora è stato stilato un fitto calendario di esibizioni di varie attività culturali, sociali e sportive, con la chiara finalità della giornata di creare un’occasione per vivere momenti di condivisione sociale.

Per l’occasione Luca Bagnato, referente Quartieri di Fare Latina ha dichiarato: ”Ringrazio le associazioni culturali e sportive che hanno aderito fin da subito a questa iniziativa unica e che conta ben pochi precedenti nel quartiere. Con questo evento vogliamo riportare una vita sociale attiva in un quartiere che è sempre stato visto come problematico, sottolineando che le relazioni restano un motore straordinario di aggregazione e socializzazione. Questo evento non è chiuso, è aperto verso chiunque voglia partecipare sia come cittadino che come associaizone culturale o società sportiva: l’inclusione è fondamentale per la ripartenza di un quartiere e di una città che sente l’esigenza di tornare a vivere”.

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