Fare rete per cambiare il paradigma culturale e interventi efficaci e agire nei confronti delle nuove generazioni per prevenire il fenomeno della violenza
“In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ribadiamo il nostro impegno costante nella lotta a tutte le forme di violenza di genere, considerando questa battaglia una priorità sociale e culturale che necessita di un cambio di paradigma collettivo.
Resta ancora urgente infatti affrontare insieme una piaga che continua a colpire profondamente la nostra società. I dati del 2024 sono eloquenti: 51 donne uccise dai propri partner o ex partner, migliaia di violenze sessuali denunciate, e quasi 700 casi di revenge porn. Questi numeri, tuttavia, rappresentano solo la punta di un iceberg di dolore e discriminazione che molte donne affrontano ogni giorno
Il fenomeno è complesso e richiede una risposta sistematica e unitaria. È fondamentale il contributo congiunto di istituzioni, associazioni, scuole e famiglie per costruire una rete di prevenzione e intervento efficace.
A Latina, il Centro Donna Lilith e il protocollo d’intesa tra ASL e Carabinieri rappresentano esempi virtuosi di collaborazione tra Istituzioni, garantendo supporto psicologico, accoglienza e assistenza gratuita per le donne vittime di violenza. Questi strumenti si integrano con il percorso di ascolto e inserimento in case rifugio per chi decide di denunciare, un passo coraggioso che deve trovare il pieno sostegno della comunità e delle istituzioni locali.
Significative sono inoltre le iniziative di sensibilizzazione come le installazioni delle panchine rossa, l’ultima intitolata a Santa Maria Goretti, patrona di Latina e Vittima di Femminicidio, e spettacoli educativi. Attraverso progetti come il concorso “Educare al rispetto per la parità e la prevenzione della violenza di genere”, Latina intende coinvolgere i giovani e le scuole per diffondere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza, stimolando una consapevolezza necessaria per contrastare questi fenomeni alla radice del problema.
Un messaggio vogliamo rivolgerlo infatti ai giovani, che rappresentano il futuro di una società più equa e rispettosa. Dati allarmanti rivelano che il 30% dei ragazzi considera la gelosia una prova d’amore e che pratiche di controllo come la geolocalizzazione e il monitoraggio delle uscite sono ancora diffuse.
È fondamentale affermare con chiarezza che il controllo non è amore: le relazioni autentiche si fondano sul rispetto reciproco e sulla libertà personale.
A livello nazionale, il Governo guidato da Giorgia Meloni ha adottato misure significative per contrastare la violenza di genere, dall’inasprimento delle pene per i recidivi, al contrasto alla violenza economica. Sono state promosse politiche per l’inclusione lavorativa e l’autonomia finanziaria delle donne, strumenti essenziali per uscire da situazioni di dipendenza.
Crediamo dunque che sia necessario agire su più fronti: educare alla cultura del rispetto, sensibilizzare la comunità sull’importanza di denunciare e offrire strumenti concreti a chi si trova in situazioni di violenza anche rispetto a tutti quei reati definiti sentinella.
Continueremo a lavorare per rafforzare la rete di protezione locale, valorizzando i risultati raggiunti e promuovendo nuove iniziative. Il Protocollo d’intesa tra il Comune, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e l’Ufficio Scolastico Regionale, ad esempio, prevede l’attivazione di un tavolo tecnico contro tutte le forme di violenza, con un’attenzione particolare alla prevenzione tra i giovani.
Con azioni concrete a livello locale e nazionale, intendiamo contribuire a un futuro in cui le donne non debbano più temere per la propria vita e libertà. La lotta alla violenza è una responsabilità collettiva”.
Così in una nota il Gruppo Consiliare di Fratelli di Italia Latina.