È morto a 47 anni Giancarlo Veazey Di Trapano, l’americano che ristrutturò a Sezze il castelletto e vi fondò una residenza per scrittori in cerca di successo letterario
Definito come cacciatore di talenti, affamato di letteratura d’avanguardia, editore di scrittori bohemien e impazienti di vita, Di Trapano, originario di Charleston, West Virginia, è ricordato da tutti come l’eclettico e geniale intellettuale che nel 2016, dopo una grande e fruttuosa asta per accaparrarsi i diritti cinematografici di un romanzo da lui pubblicato “Cherry”, prese la valigia da New York e tornò a Sezze per fondare un unicum per la provincia di Latina: una residenza per scrittori dove si fanno lezioni e reading dal tutto esaurito.
Sposato con Giuseppe Avallone, costumista/scenografo di cinema e teatro, Di Trapano insieme al suo compagno e Chelsea Hodson realizzò, ristrutturandolo, un luogo di incontro letterario e culturale vivacissimo nella dimora di famiglia: un castelletto diroccato risalente al ’700 ubicato a Sezze.
I corsi di Creative Writing chiamati Mors Tua Vita Mea sono stati da sempre un successo, incontro di idee e laboratorio di nuove tendenze.
Come raccontava in un’intervista rilasciata nel 2018 su Vanity Fair a Chiara Barzini, Di Trapano, dopo aver fatto lo stagista nella casa editrice americana Farrar, Straus and Giroux, capì che per pubblicare i libri che più gli piacevano ed esplorare le mille possibilità dei talenti sconosciuti, doveva fondarne una sua. È così che è partita l’idea e la sua realizzazione del giornale letterario New York Tyrant (scriveva articoli graffianti), poi diventato casa editrice dal nome Tyrant Books fondata nel 2009.
Tante le pubblicazioni di autori interessanti: Scott McClanahan, Megan Boyle, Brad Phillips, Brian Evenson, Atticus Lish, vincitore del prestigioso PEN/Faulkner Prize 2015, e altri.
Eccezionale la sua storia pubblica e privata. A Sezze per la prima volta a nove anni, la sua famiglia era originaria del centro lepino. Suo padre, Rudolph, era un importante avvocato civilista, mentre sua madre, Martha, sbrigava le faccende domestiche e aveva tirato su la famiglia.
Il nonno, Luigi Di Trapano, emigrò da Sezze all’inizio del 1900 e lavorò in una miniera di carbone prima di tornare ad acquistare una proprietà settecentesca proprio a Sezze. È stato lì che Giancarlo ha trascorso le sue estati da ragazzo. Dopo un’adolescenza da ribelle – si racconta che descrisse alla scuola media il serial killer Charles Manson come artista frustrato – nel 1998 si è laureò in filosofia presso la Loyola University di New Orleans.
Da lì la sua avventura che ha toccato la provincia di Latina, pur essendo poco conosciuta e scarsamente raccontata. Come riporta un articolo del New York Times pubblicato nelle ultime ore, la sorella Lia non ha specificato i motivi del decesso di Giancarlo venuto a mancare il 30 marzo scorso.
Sulla pagina Internet di Mors tua Vita mea è possibile scorrere tutti gli articoli dedicati alla sua scomparsa da alcune delle maggiori riviste del mondo.
E pensare che Sezze finisce in prima pagina solo per gli “zozzoni” (copyright Dagospia) del Cimitero di Via Bassiano.