La Conf.a.i.l. Lazio boccia gli obiettivi di contenimento delle gare d’appalto ARES comunicati alle organizzazioni sindacali: “Deleteri per la popolazione e le maestranze oggi in servizio”
“Ridurre la presenza sulle ambulanze a due soli operatori ed operatrici, autista ed infermiere, si tradurrà in inefficienza verso il servizio reso alle persone in stato di bisogno ed in forte pressione verso le persone in servizio operativo, con elevati rischi per loro stessi e per le persone da trasportare ed assistere.
Per sopperire a tale criticità sarà indispensabile il soccorso di più ambulanze per una sola assistenza, riducendo la copertura sul territorio e aumentando di converso i tempi di attesa per chi solleciterà l’intervento in altre zone. Ci pare irrazionale, in tema di sicurezza sul lavoro ed in tema di certezza dell’assistenza in tempi rapidi.
Per gli operatori e per le operatrici sarà praticamente impossibile rispettare alla lettera le procedure di sicurezza previste dai protocolli e questa scelta iniqua rischia di generare condizioni di stress permanente nelle maestranze operative.
Riteniamo che non sia la strada da percorrere e che per la tenuta del servizio sanitario siano necessari investimenti e non altre riduzioni, che si traducono in sofferenza sia per l’utenza, ovvero tutti noi, e per tutti e tutte coloro che non avranno il rinnovo del contratto di lavoro perché considerati “esubero”. Lotteremo perché sia rivista questa prospettiva, per un servizio 118 all’altezza di una società civile”.
Così, in una nota, il Segretario Nazionale F.A.I.L.C. – CONF.A.I.L., Giovanni Chiarato.