GARA RIFIUTI DI SABAUDIA BOCCIATA DALL’ANAC: “OCCORRE TRASPARENZA”

“Gara per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti da rifare”. Sabaudia Civica interviene sulla bocciatura da parte dell’ANAC

“Apprendiamo oggi della bocciatura da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione della gara per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti per il territorio di Sabaudia le cui procedure erano state affidate alla CUC di Fondi-Monte San Biagio-Santi Cosma e Damiano-Sabaudia ed il cui importo era di 17,8 milioni di euro.

Nello specifico l’ANAC rileva gravi violazioni in relazione ai requisiti di partecipazione richiesti nel disciplinare di gara, che l’Autorità ritiene essere ingiustificatamente restrittivi della concorrenza. In particolare, nel disciplinare di cara, erano presenti parametri non conformi sul periodo di esperienza pregressa nel settore (solo 3 anni anziché 10 come da normativa), sul possesso obbligatorio di specifiche certificazioni (requisito ulteriore rispetto a quelli espressamente e tassativamente previsti dalla legge), sul fatturato specifico minimo annuo nel settore di attività oggetto dell’appalto (la normativa prevede la richiesta di un fatturato globale e non solo in contratti omogenei), sulla richiesta di referenze bancarie (requisito economico-finanziario ultroneo rispetto a quelli tassativamente indicati dalla normativa) e varie altre criticità. Tutti questi rilievi fanno emergere, secondo l’Autorità, una ingiustificata riduzione del numero di potenziali partecipanti con la conseguenza di limitare la concorrenza.  A causa della presenza di questi vizi, l’ANAC ha invitato la Stazione Appaltante (CUC e Comune) ad annullare in autotutela tutti gli atti di gara (bando, disciplinare e atti conseguenti) e ad agire in conformità con il parere entro 20 giorni.

Questa la ricostruzione dei fatti recenti ma occorre fare un passo indietro al consiglio comunale del 7 marzo scorso in cui il nostro consigliere capogruppo Marco Mincarelli intervenne, votando a favore l’adesione alla CUC, ma evidenziando alcune criticità nell’accordo. In particolare, oltre ad aspetti “contrattuali”, vennero evidenziati dubbi sull’ambiguità nelle responsabilità tra CUC e comuni associati e sugli artt. 23 e 24 della convenzione riguardanti proprio il patto di integrità e prevenzione della corruzione. In quella sede, il consigliere evidenziò che, sebbene la convenzione richiamasse la normativa anticorruzione, mancasse un sistema di monitoraggio attivo di eventuali anomalie negli appalti lasciando, potenzialmente, spazio a pratiche opache soprattutto nella fase di valutazione delle offerte e assegnazione degli appalti. L’art. 24 della convenzione recita: “I comuni associati possono definire d’intesa specifiche misure per la prevenzione della corruzione…” e su questo Mincarelli chiese se non fosse il caso di prevedere l’inserimento di specifiche attività di prevenzione, tra cui un audit annuale sulla trasparenza della CUC, l’obbligo di pubblicazione di tutte le gare e relativi esiti e un canale di segnalazione riservata per irregolarità nelle procedure di gara.

Alla luce di questo il gruppo Sabaudia Civica, intervenendo per il tramite dell’Assessore Schintu e del capogruppo Mincarelli, esprime una posizione critica sulla gestione della gara in oggetto. Prendiamo atto dell’avvenuto annullamento in autotutela da parte della CUC ma chiediamo, alla luce delle gravi carenze emerse, un immediato intervento per ristabilire la trasparenza e una necessaria rivalutazione sull’opportunità di proseguire la convenzione con l’attuale CUC anziché aderire a centrali più vicine sia per territorialità che per appartenenza”.

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