GARA ASSISTENZA BAGNANTI ANDATA DESERTA A SABAUDIA: “L’AVEVAMO DETTO, COSTI NON COERENTI”

bagnino
(foto d'archivio)

Assistenza bagnanti a Sabaudia, la gara è andata deserta. Interviene l’opposizione: “Lo avevamo detto sin dal primo giorno

Come si voleva dimostrare: la gara per l’assistenza ed il salvataggio sul lungomare è andata deserta. Lo avevamo detto sin dal giorno dell’approvazione dell’avviso: nessuno avrebbe potuto fare la propria offerta. Intanto, perché non c’era coerenza tra la spesa del personale prevista nel capitolato e quanto previsto dal contratto di lavoro. A fronte di una tabella ministeriale per la tipologia di contratto nazionale di circa € 19/h ne erano state previste € 8,50/h. Si era considerata solo la parte retributiva senza gli oneri riflessi che incidono per oltre 1/3 del salario.

La stessa quantificazione complessiva del personale era errata. Su due, delle nove postazioni, erano previsti assistenti per assicurare l’accesso alle persone con disabilità ma le stesse non venivano computate nel novero della spesa; senza dimenticare la riduzione delle postazioni rispetto agli anni precedenti (9 tra cui 2 per disabili contro le 12 di cui 3 per disabili) e senza nessuna indicazione del luogo dove dovevano essere posizionate se non un generico riferimento al lungomare. Un avviso criticato dalle minoranze che ne avevano chiesto il ritiro sin dal primo giorno per evidenti criticità e che la maggioranza ha tenuto in piedi, ritardando di un ulteriore mese a questo punto la gara. Una cocciutaggine e sicumera che non teneva conto non solo dei suggerimenti delle minoranze ma anche dei bandi, per il medesimo servizio, dei comuni limitrofi a cominciare da Latina. Che l’amministrazione fosse diretta verso l’impossibilità di fare l’affidamento era così evidente che solo a pensare che qualcuno avrebbe risposto (una ditta ha pure fatto il sopralluogo) era come fare una vincita al lotto (l’amministrazione non è un banco dove si tenta la fortuna ma risponde a precisi criteri di economicità, efficienza ed efficacia oltre che di trasparenza).

Questo va ad aggiungersi alla situazione degli accessi all’arenile, con passerelle divelte, sporcizia e rifiuti tra le dune e sull’arenile, mentre già dal 1° aprile si paga il parcheggio e senza che sia stato fatto alcun affidamento per il loro ripristino. Allo stesso modo la vicenda, che continua solo a costare risorse per la messa in sicurezza da ultimo circa 15 mila euro, relativa alla concessione pubblica con relativo chiosco della Capanna e del Beach Breack. Il tutto mentre ai primi di maggio scadrà l’avviso per la concessione temporanea di 8 piazzole, con relativo arenile, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato. Avviso anche questo che presenta diverse criticità peraltro evidenziate e che rischia, da un lato di concentrare in poche mani la gestione del lungomare e dall’altro di cancellare attività economiche che da decenni operano nel settore. I chioschi, quelli che oggi già stanno per essere posizionati o lo sono stati, non potranno aprire prima del 1 maggio e dare servizi mentre i cittadini ed i turisti sono chiamati a pagare l’obolo al comune e all’affidatario del servizio di parcheggio.

Dire che lo avevamo detto è semplice. Non c’è più sordo di chi non vuol ascoltare, sicuro ad oltranza delle proprie ragioni, racchiuso in una concezione di chi pensa di poter fare da soli. Al contrario queste vicende, come quella relativa alla tariffa Tari sulla quale l’ente ha deciso di rinunciare al ricorso al Consiglio di Stato (una decisione ogni tanto azzeccata ma anche in questo caso con un atteggiamento privo di qualsiasi autocritica), dimostrano una incapacità di programmazione che non va oltre l’immagine mentre la città, quella reale, paga lo scotto di inefficienze e scarsa capacità amministrativa.

Dubbi che riguardano anche altri affidamenti come quelli sull’Arena del Mare, che costa all’ente circa 50mila euro oltre agli oneri non quantificati relativi all’occupazione di suolo pubblico (gratuito), alla concessione del parcheggio dell’area di Campo di Marte ed ad altri benefit; come lo è stato per la le feste natalizie dove l’ingresso a pagamento della casa di Babbo Natale, peraltro posta nella corte comunale, ha rappresentato il punto più basso nel rapporto tra la pubblica amministrazione e i cittadini, soprattutto le famiglie ed i più piccoli. Aspettiamo il nuovo bando per l’assistenza ai bagnati: ci farebbe piacere conoscere quale sarà il costo del personale, dove saranno le postazioni e quanto personale verrà impegnato oppure si procederà a riproporlo allo stesso modo? Errare è umano”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza Vincenzo Avvisati, Simone Brina, Immacolata Iorio, Enzo Di Capua, Maurizio Lucci, Giancarlo Massimi e Paolo Mellano

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