GAETA: UN INCONTRO DI PELLEGRINI DA TUTTO IL MONDO PER LA VIA FRANCIGENA

Un evento alla scoperta del cammino sacro della Via Francigena nel sud e i suoi luoghi, organizzato dall’Associazione Gruppo dei Dodici e promosso dalla DMO Francigena Sud nel Lazio. 

L’International Walk Teano-Roma è un appuntamento che si rinnova ogni anno, coniugando turismo e spiritualità in un cammino esperienziale che coinvolgerà quest’anno 21 pellegrini provenienti da cinque continenti. Il percorso, della lunghezza totale è di 258 km, partirà da Teano il 20 settembre e terminerà a Roma, in Piazza San Pietro, il 4 ottobre. I pellegrini avranno modo di incontrare, lungo ogni tappa, i numerosissimi punti di interesse culturali, artistici, storici, naturalistici e spirituali che saranno utili sia per la conoscenza del nostro territorio che, soprattutto, di sé stessi. 

Lo scopo è di valorizzare il cammino italiano della Via Francigena Sud nel Lazio, riscoperto e valorizzato grazie al costante impegno dell’Associazione di volontari de “Il Gruppo dei Dodici”. A questo si aggiungerà l’impegno a far conoscere ed apprezzare la cultura del cammino e dell’atto del pellegrinaggio ad un pubblico internazionale sempre più grande, che apprezza questo movimento non solo come pratica fisica ma anche come pratica spirituale ed esperienziale. L’atto del pellegrinaggio ha una storia ricca di significato in molte culture e religioni in tutto il mondo. Ma, al di là delle tradizioni religiose, essere un pellegrino è un’esperienza intrinsecamente umana. Camminare in luoghi sacri o di alto valore simbolico può essere una forma potente di auto-esplorazione e di crescita personale. È un’esperienza dove si esplora il vero significato dell’essere un pellegrino al giorno d’oggi e come questa pratica può arricchire la propria vita. 

L’International Walk Teano-Roma attraverserà 23 comuni, tutti coinvolti nell’iniziativa che si svolgerà in 14 tappe, tra cui: Teano, Sessa Aurunca, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno, Formia, Gaeta, Itri, Fondi, M.S. Biagio, Terracina, Priverno, Sezze, Bassiano, Sermoneta, Norma, Cori, Artena, Velletri, Nemi, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Marino e infine Roma.

Nel pieno spirito del pellegrinaggio, ogni comune ha pensato ad una piccola accoglienza, a cui saranno presenti figure istituzionali. A questo si aggiungeranno momenti, organizzati lungo tutto il cammino, in cui i pellegrini verranno coinvolti in numerose attività al fine di far scoprire il territorio coniugandolo però alla condivisione e convivialità caratteristiche di chi s’incammina e viene accolto. 

A Gaeta, i pellegrini giungeranno via mare da Formia sabato 23 settembre; l’arrivo è previsto alle 13:00 a Gaeta Medievale: lì saranno accolti, presso il Bar “La Villa”, dal Sindaco Cristian Leccese, dal Delegato alla Via Francigena, Giovanni Russo, e da una rappresentanza dell’Associazione culturale “Golfo Eventi”. Seguirà una visita al Museo del Mare, curata dall’Associazione “Gaeta e il mare”, e ad altri beni storico-architettonici della Città.

Perché è importante questa iniziativa? Il pellegrinaggio è un viaggio sia fisico che spirituale. Durante il cammino, ci si allontana dalla quotidianità e ci si apre a nuove esperienze e riflessioni. La fatica del cammino diventa un’opportunità per mettere alla prova la propria resistenza fisica e mentale, mentre il viaggio spirituale può portare a una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda. 

L’International Walk Teano-Roma vedrà la partecipazione di Pellegrini sia Europei che d’oltreoceano. Guide AIGAE e tante professionalità si uniranno in questa grande avventura. Proprio per ribadire che essere un pellegrino non significa necessariamente camminare da soli. Può trasformarsi in un viaggio di gruppo, condividendo le sfide e le gioie del cammino. Questa condivisione può portare a profonde connessioni con gli altri pellegrini e rafforzare il senso di comunità. 

Essere un pellegrino è un viaggio che va oltre il raggiungimento di una meta fisica. È un viaggio interiore alla ricerca di significato, consapevolezza e connessione. Percorrendo i sentieri della vita, impariamo non solo a conoscere il mondo, ma anche noi stessi. Chi sente il richiamo del pellegrinaggio, deve rispondere alla chiamata. 

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