Aggredito, pestato e rapinato del cellulare a Gaeta: arresti domiciliari per una donna di 33 anni
I Carabinieri della Tenenza di Gaeta hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido, nei confronti di una donna di 33 anni, originaria di Gaeta, accusata di rapina aggravata, lesioni e minacce.
La donna, insieme ad un altro soggetto, a febbraio scorso, si è resa protagonista di una aggressione avvenuta vicino Via Marina di Serapo. Ritenendosi creditrice di un debito da 350 euro, i due hanno fermato un ragazzo di 19 anni, affetto da una leggera forma di autismo, rivendicando la somma.
Al che il giovane che accompagnava la donna ha preso a minacciare il 19enne – “Dammi il telefono, hai un debito da 350 euro” – per poi prenderlo a pugni su testa, petto e addome e afferrandolo per il collo. Anche la donna non era da meno e ha schiaffeggiato il 19enne facendolo finire a terra. È in quel momento che, squarciata la tasca dei pantaloni dell’aggredito, ormai in balia della coppia, la donna si è appropriata del cellulare dal valore di 1300 euro e si è allontanata con il giovane che l’accompagnava alla guida della sua auto.
Dopo l’aggressione, il 19enne si è recato prima al Pronto soccorso, da cui è uscito con una prognosi di 5 giorni, e infine dai Carabinieri ai quali ha denunciato il fatto. Non era finita perché, saputo della denuncia, la donna, insieme ad altre due persone, è andata sotto casa del 19enne minacciandolo e intimando anche alla madre di ritirare la denuncia: “Ti ammazzo, ti brucio in macchina. Esci fuori, devi ritirare la denuncia, ti faccio fare una brutta fine, hai chiamato i Carabinieri, torniamo di nuovo”.
Nei prossimi giorni, la donna, difesa dagli avvocati Vincenzo e Matteo Macari, verrà ascoltata nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia dal Giudice per le indagini preliminari.