GAETA, PD: “L’OSTELLO DELLA GIOVENTÙ E I SERVIZI SOCIALI SPARITI”

Emiliano-Scinicariello
Emiliano Scinicariello

Gaeta, il consigliere comunale Emiliano Scinicariello (Partito Democratico) sull’“Ostello della “ricca” gioventù e i servizi sociali “spariti”

“Una delle vicende politico-amministrative gaetane che proprio non mi è andata giù fin dall’inizio, per i motivi che appresso descriverò, è quella dell’Ostello della Gioventù, denominato “Ostello del Golfo”.

Anche in questo caso, spulciando tra gli atti amministrativi dell’epoca in cui questa idea fu partorita, ho notato che l’idea originaria non è esattamente quella realizzata ed ancora oggi sembrano sussistere delle difformità con le volontà politiche iniziali, delle quali ho chiesto spiegazione in un’interrogazione all’Assessore Maltempo.

Infatti, con Deliberazione della Giunta Comunale n.167 del 16/07/2014, la “prima” Amministrazione Mitrano avviò una collaborazione con l’IPAB S.S. Annunziata di Gaeta per la gestione di iniziative socio-assistenziali, tra cui una Casa di Accoglienza per Minori da realizzarsi nei locali di proprietà comunale dello stabile sito in Via Amalfi, ed un Ostello per la Gioventù da realizzarsi nei locali di proprietà dell’Ipab in Via Annunziata, per una durata di nove anni. Alla Delibera di Giunta – l’atto politico – fece seguito l’atto puramente amministrativo, la Determinazione Dirigenziale n.218/V del 17/07/2014 con la quale si approvava lo schema di convenzione, poi sottoscritto il 18 luglio (appena un giorno dopo).

Schema che prevedeva l’impegno del Comune di Gaeta a concedere in comodato d’uso gratuito la struttura sita in Via Amalfi per nove anni all’IPAB, al fine di attivare in essa una casa di accoglienza per minori, riconoscendo all’IPAB le risorse eventualmente messe a disposizione dal Distretto Socio-Sanitario; a sua volta l’IPAB si impegnava a concedere in comodato d’uso gratuito al Comune di Gaeta la struttura sita in Via Annunziata n.21, sempre per nove anni, al fine di attivare in essa un Ostello per la Gioventù, riconoscendo al comune di Gaeta la percentuale del 5% delle rette incassate quotidianamente dalla Casa di accoglienza di via Amalfi, oltre a riservare al Comune di Gaeta n.5 degenze gratuite per famiglie in condizioni di disagio.

A distanza di 9 anni da quella “convenzione”, ad oggi scaduta e non sappiamo se rinnovata, nessuna delle volontà politiche del 2014 è stata rispettata.

Infatti l’Ostello della Gioventù – un paio di anni fa inaugurato alla presenza di politici di destra e di sinistra – è in Via Amalfi e non in Via Annunziata, e soprattutto non sembra esserci traccia della Casa di Accoglienza per Minori, se non nell’inaugurazione “in favore di telecamera” del 2015 di una struttura in Via Amalfi, poi svanita nel nulla (http://www.gaetachannel.it/notizie/gaeta/5170-gaeta-apre-casa-famiglia-in-via-amalfi.html). 

Per questi motivi ho posto un’interrogazione, l’ennesima, all’Assessore Maltempo, chiedendo anzitutto se sia mai stata rinnovata la convenzione o se l’ostello stia operando in Via Amalfi senza alcun titolo, e ancora, se le due strutture – l’ostello e la casa di accoglienza (al momento “fantasma”, fino a prova contraria) – siano gestite direttamente dall’IPAB o da altri soggetti terzi, chiedendo in quest’ultimo caso, di chi si tratti; infine, ho chiesto se le somme che l’IPAB doveva incassare dalla casa di accoglienza per minori siano mai state versate al Comune e che fine abbiano fatto le n.5 degenze gratuite che l’IPAB doveva riservare al Comune per famiglie in condizioni di disagio.

Ovviamente resto in attesa – nonostante tutto speranzoso – di una risposta rapida e pertinente, che mi documenti quanto richiesto o smentisca quanto affermato, ma intanto rilevo che la volontà politica espressa con la delibera di giunta del 2014 appare disattesa dai fatti, poiché: dove era destinata una casa di accoglienza per minori c’è un lussuoso ostello (se “della gioventù”, si tratta certamente di quella benestante, visti i prezzi), ma dove doveva sorgere l’ostello, invece, la casa per minori non c’è; delle disponibilità di posti per le 5 famiglie indigenti nemmeno l’ombra, e attendo mi dimostrino che il 5% delle rette della casa di accoglienza (quale?) siano state versate dall’Ipab al Comune.

Quanto appena descritto dovrebbe far drizzare le antenne a qualsiasi amministratore dotato di un minimo di responsabilità, ma dubito che ciò accada. Di sicuro, questa è l’ennesima conferma che a Gaeta, da 11 anni a questa parte, il “socialegenera interesse solo perché l’approvvigionamento finanziario per il settore è cospicuo, ma in realtà l’interesse dell’Amministrazione Leccese e delle due precedenti per i servizi sociali rivolti a cittadini e famiglie in situazioni di disagio è pressoché nullo“.

Lo scrive, in una nota, il Consigliere Comunale Emiliano Scinicariello.

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