Gaeta, il sindaco Christian Lecce fa fuori uno dei suoi assessori in vista delle elezioni per la Regione Lazio
A rimetterci è stato l’assessore Mario Paone, che assommava a sé numerose e importanti deleghe: Polizia Locale, Protezione Civile, Sicurezza, Mobilità e trasporti, Mitilicoltura e sviluppo hub commerciale portuale e PNRR.
Il Sindaco di Gaeta, tramite un decreto datata 16 gennaio, ha revocato l’avvocato Paone dalla sua attuale carica per via, come si legge ufficialmente nel decreto, delle “attuali condizioni ed assetti politici e dato atto di una necessaria discussione mirata alla giusta rappresentatività politica dell’Ente”.
Una formula non proprio amministrativa e in un certo modo sibillina se calata nel clima che sta vivendo il centrodestra pontino, nonostante apparenze di monolite. Come noto, Leccese, che è il delfino dell’ex sindaco Cosmo Mitrano, rappresenta Forza Italia, mentre Paone era in quota Fratelli d’Italia.
I cosiddetti assetti politici nascono ora, ossia a un mese dalle elezioni regionali che vedono il partito di Giorgia Meloni esprimere il candidato Governatore, ossia Francesco Rocca, e una squadra che punta a fare il pieno di consiglieri nel Lazio, sfruttando la scia della luna di miele dovuta al successo delle elezioni politiche.
La giunta Leccese non aveva fatto vedere molte crepe, se non altro erano state ben nascoste, mentre ora è arrivato il redde rationem, o almeno il primo di essi, che fa sì che la presenza di Paone in Giunta sia ingombrante. Gli esponenti locali di Fratelli d’Italia stanno appoggiando il candidato pontino Enrico Tiero e con ogni probabilità a Mitrano e ai suoi non è andata giù. E non che l’ex sindaco gaetano non abbia problemi interni: lunedì, nell’incontro pubblico di Forza Italia, ha ricevuto una battuta al veleno da parte del Sindaco di Fondi Beniamino Maschietto: il primo cittadino fondano ha citato, senza nominarlo, il libro di Mitrano su come avrebbe cambiato Gaeta, in contrapposizione con Fazzone che in 20 anni avrebbe cambiato non una città ma tutta la provincia di Latina. Un intervento talmente imbarazzante che il senatore fondano ha sprintato in scena e prendendo il microfono ha praticamente cercato di mettere una toppa a ciò che aveva dichiarato Maschietto, parlando di squadra, famiglia, unità. Una scena per certi versi da commedia all’italiana.
Veleni interni, invidie, reucci di quartiere. Tuttavia, contrapposizioni fratricide che non mancano neanche in Fratelli d’Italia dove, dopo la scelta di Rocca, la rottura tra Meloni e Fabio Rampelli è conclamata.
Dietro il monolite del centrodestra, al momento si nasconde argilla politica.