GAETA: “ECCO TUTTI I LAVORI PUBBLICI INCOMPLETI E I SOLDI SPRECATI”

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“Lavori pubblici incompleti” e “soldi pubblici sprecati”, la denuncia dei tre consiglieri comunali d’opposizione di Gaeta

“Al di là dei proclami, della propaganda permanente, dei selfie celebrativi e degli slogan accattivanti c’è solo una certezza: da dodici anni a questa parte l’amministrazione comunale di Gaeta sa come sprecare denaro pubblico, cioè i soldi dei cittadini. E per farlo, il più delle volte lo strumento è quello dei lavori pubblici. Non l’unico, però.

Proviamo a dimenticare per un momento alcuni aspetti per nulla banali, come ad esempio la “bruttezza” di alcune opere pubbliche e la forzatura delle norme nella realizzazione delle stesse. Eh sì, perché proprio di “bruttezza” si deve parlare quando i progetti ed i materiali utilizzati sono completamente estranei al contesto in cui l’opera viene effettuata, ma in spregio al buonsenso, al buongusto e alle perplessità dei cittadini si è sempre andati “avanti tutta” e “con tutto il suo (loro) cuore”! Ed anche di forzature della norma si deve parlare, quando si appalta l’opera senza avere a monte i pareri, le autorizzazioni, le risorse, tanto per fare un esempio…cosa che, per stessa ammissione dell’assessore Petruccelli in un recente Consiglio Comunale (29 maggio 2023, per la precisione), è comune a tanti lavori pubblici degli ultimi anni. Bell’esempio, non c’è che dire…

Dicevamo, lasciamo per un attimo da parte questi aspetti e concentriamoci almeno sull’efficacia dell’azione politico/amministrativa quando effettua lavori pubblici. Beh, qualche esempio lo abbiamo: Scuola Primaria “Plesso Conca” di Via dei Frassini, lavori fermi e cantiere aperto da due anni; Scuola Primaria “Plesso Virgilio” in Piazza Di Liegro, lavori in esecuzione, e non sappiamo quanto e per quanto ancora…; Scuola Primaria “Plesso Mazzini” in Gaeta Medievale, tra infiltrazioni mai gestite (o mal gestite, fate voi) in modo corretto e finestre che incredibilmente si abbattono sui banchi è meglio non spendere ulteriori parole, giacché siamo già stati fortunati nello scampare una possibile tragedia. C’è poi la Gran Guardia che merita un piccolo approfondimento a sé stante: doveva essere la nostra porta sul mare, il punto di accoglienza di non si sa cosa, è un cantiere fantasma, del quale nessuno sa quale sia lo stato di avanzamento dei lavori, né quanto costerà realmente alla fine – semmai ci sarà una fine – della fiera.

Ma soprattutto, La Gran Guardia fu ceduta alle Dogane, a seguito di un voto all’unanimità del Consiglio Comunale, con un protocollo d’intesa firmato tra l’allora sindaco Mitrano e l’ex Direttore delle Dogane Minenna, poi arrestato. Oggi, prima ancora di capire qualcosa sull’opera di ristrutturazione fantasma, dovremmo capire di chi è questa Gran Guardia…Ma ancora, parliamo dell’area Ex Avir e della struttura che doveva essere ristrutturata per essere destinata ai servizi, ma della quale non è dato sapere se i lavori proseguiranno o meno; poi, il tratto di Lungomare Caboto da Villa delle Sirene a Corso Cavour, dove il lavoro è stato svolto parzialmente, è in programma un altro pezzetto, ma il completamento è un miraggio… del resto non ci si poteva aspettare di più dopo il “gioco delle tre carte” (o dei quattro lotti, fate voi…) col quale l’Assessore Petruccelli e gli uffici hanno provato a mettere pezze peggiori del buco; terminiamo con la ciliegina su questa torta tutt’altro che dolce, il Molo S. Maria. Questo è l’emblema della sciatteria politica ed amministrativa, la cifra espressiva della classe politica che ha dis-amministrato Gaeta dal 2012, la quintessenza della sciagura che le amministrazioni a guida Mitrano-Leccese hanno rappresentato per questa città.

Anche in questo caso, evitiamo di parlare di rotonde inutili ed inspiegabili, di giardini pensili e essenze arboree piantumate in luoghi assurdi (o forse neanche tanto…), o di piste “ciclabili come il Passo Pordoi”.

Ci limitiamo, con mestizia, ad osservare che in 12 anni gli unici lavori completati e tornati utili a qualcuno (a chi, poi?) siano stati quelli di ristrutturazione di Piazza Mazzini, oltre 40mila euro che spese l’allora Assessore Leccese e che sono finiti come tutta l’area ex Stazione. Forse per questo Leccese è stato premiato con la candidatura a Sindaco, e non certo per quegli altri 40mila euro circa buttati letteralmente al…bagno (quello pubblico di fronte al Comune, intendiamo, e mai attivato…). Insomma, nessuna vergogna. Gaeta è “spolpata” e disastrata, ma si va “avanti tutta”!”

Così, in una nota, i Consiglieri Comunali d’opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Franco De Angelis (Insieme con Silvio D’Amante).

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