“L’Amministrazione comunale è ormai in preda al delirio amministrativo! Si continua a produrre atti contrari alle norme vigenti, e in contraddizione con quelli precedenti!”
“Con deliberazione di Giunta Comunale n. 139 del 12/07/2023, su proposta dell’Assessore alla Polizia Municipale Avv. Stefano Martone, è stata approvata la “Delimitazione del centro abitato lungo la S.R. 213 Flacca nel tratto ricompreso tra il confine con il comune di Itri e il promontorio dell’Ariana, con inizio dal Km 20+300 con termine al Km 26+850” con allegata relativa planimetria.
Peccato che, contrariamente alle previsioni del Codice della Strada, non ci sia traccia della “allegata idonea cartografia nella quale sono evidenziati i confini sulle strade di accesso”. Inoltre, per poter dar corso alla classificazione quale strada comunale della S.R. 213 “Flacca”, necessita prima di tutto delimitare il “Centro Abitato”, che costituisce il presupposto fondamentale per la classificazione.
Della delimitazione del “Centro Abitato” nella planimetria allegata al provvedimento non ve ne è alcuna traccia. E questo è già un primo motivo per revocare immediatamente la suddetta deliberazione.
Quanto alla definizione di “centro abitato”, (insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada) lo stesso Ministero dei Lavori Pubblici, con la Circolare n. 6709/97, stabilisce che la delimitazione del “centro abitato” deve essere effettuata in funzione della situazione edificatoria esistente o in costruzione, e non di quella ipotizzata dagli strumenti urbanistici e che I fabbricati debbono essere in stretta relazione tra di loro e non costituire episodi edilizi isolati.
È del tutto evidente quindi che per il tratto che si estende dal promontorio dell’Ariana fino ai confini con il comune di Itri, non può essere delimitato alcun “centro abitato”, in quanto mancano i requisiti posti dalla Circolare.
A questo punto abbiamo colto l’occasione per chiedere la revoca anche di un altro provvedimento, adottato sempre in spregio alle norme dalla Giunta Comunale nel lontano 2015 quando, con deliberazione n. 201 del 3 luglio 2015, veniva delimitato illegittimamente – analogamente a quanto ora si vuole fare per la strada regionale Flacca – il “centro abitato” nel tratto della S.P. 138 S. Agostino dal Km 1+500 al Km 5+600. In quel caso l’illegittima delimitazione avvenne con la compiacenza della Provincia, quale Ente proprietario.
Per i motivi addotti abbiamo chiesto la revoca immediata della Deliberazione di Giunta Comunale n.139 del 12/07/2023 in quanto adottata, contra legem, sia per carenza di documentazione tecnica (planimetria riportante la perimetrazione del “centro abitato”) e sia per carenza di istruttoria in merito alle caratteristiche che definiscono il “centro abitato” (Circolare 29 dicembre 1997 n. 6709/97).
Abbiamo serie difficoltà a pensare alle reali motivazioni che abbiano spinto l’Assessore Martone a proporre questa deliberazione. O meglio abbiamo difficoltà a pensare che possano essere quelle in qualche modo riportate nella delibera, ovvero “dare attuazione alle previsioni del Piano Regolatore Generale”.
L’Assessore dovrebbe sapere che le zone di cui si discute sono fortemente tutelate dal Piano Territoriale Paesistico Regionale e che la gran parte di esse sono ad inedificabilità assoluta.
L’Assessore dovrebbe sapere che il Piano Territoriale Paesistico Regionale è sovraordinato rispetto al Piano Regolatore Generale, per cui le previsioni del P.R.G. non hanno alcun valore se rapportate a quelle del suddetto Piano.
L’Assessore, infine, dovrebbe sapere che, non più tardi di qualche mese, fa il TAR di Latina ha accolto il ricorso del Comune di Gaeta e ha annullato il verbale del luglio 2012 con cui la Regione Lazio aveva consegnato all’ente locale il tratto di strada regionale dal km 26,850 al km 32,110 proprio sulla scorta dell’approvazione della delimitazione del centro abitato. L’assessore Martone ha chiesto, a tal proposito, un parere all’Avvocatura Comunale? O meglio, l’Avvocatura comunale, impegnata a difendere al Consiglio di Stato il Comune di Gaeta per la questione della gestione del tratto Arcella-Fontania, era al corrente di questa Delibera sul “centro abitato”?
Caro Assessore, lei ha mezzi professionali adeguati a comprendere che la sua apparentemente innocua deliberazione, oltre ad essere provvedimento assolutamente illegittimo, potrebbe “aprire le porte” ad una nuova fase di edilizia “abusiva”, di cui lei sarebbe il principale promotore, per cui, ascolti qualche consiglio, come quello della proposta di revoca della Delibera di Giunta.
Inoltre, particolare per nulla irrilevante, considerati i tempi, le segnaliamo le pesanti ripercussioni sul bilancio comunale, e dunque sulle tasche dei cittadini di Gaeta, se la Regione dovesse consegnarci, oltre il tratto dal km 26,850 al km 32,110 anche il tratto dal Km 20+300 al Km 26+850. Per non parlare delle ripercussioni sulla sicurezza degli automobilisti, se poi non fossimo in grado di assicurare gli interventi necessari per la manutenzione della strada, a monte e a valle.
Per cui, caro Assessore, tra le tante sirene di una città fuori controllo, ascolti la voce dei tanti cittadini onesti, e revochi questa delibera”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e Silvio D’Amante.