GAETA CELEBRA L’80ESIMO DELLA LIBERAZIONE DALL’OCCUPAZIONE NAZIFASCISTA

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Comune di Gaeta

Ieri, 19 maggio, c’è stato l’80° anniversario della Liberazione della città di Gaeta dall’occupazione nazifascista da parte delle truppe americane.

“La storia – spiega una nota del Comune – ci racconta che la città di Gaeta era un cumulo di macerie; più del 76% delle abitazioni pubbliche e private erano ormai distrutte o inabitabili. A ricordo di quel triste periodo 1943-1944, il Presidente della Repubblica, il 15 febbraio 1961, conferì alla città di Gaeta la medaglia d’argento al valor civile con la seguente motivazione: “Sopportava, con dignitosa fierezza, ripetuti, violenti bombardamenti aerei e navali che arrecavano gravi distruzioni agli abitati ed uccidevano numerosi suoi figli. Subiva stoicamente crudeli rappresaglie del nemico invasore, mai piegando nella sua fede in un’Italia miglior”».

La piazza antistante il palazzo comunale venne intitolata in ricordo del giorno in cui gli americani giunsero a Gaeta, liberandola dagli orrori del nazifascismo e mettendo fine alle sofferenze della seconda guerra mondiale. Quel giorno era il 19 Maggio 1944. Dopo lunghissimi interminabili mesi di sofferenze, contrassegnati da razzie, rastrellamenti e saccheggi, l’incubo era dunque finito.

Il 19 maggio, per l’occasione, l’A.N.P.I in collaborazione con Scalinando Gaeta, ha organizzato una passeggiata storica attraverso “I luoghi della memoria”; per ogni tappa da programma è stato ricordato l’evento corrispondente e specifico ed i protagonisti delle vicende storiche, cui i monumenti sono dedicati.

Il giorno 23 maggio, invece, nella mattinata si svolgerà la cerimonia presso l’Aula Consiliare arricchita da interventi, testimonianze e mostra fotografica documentale e in serata, “Lina Senese in Uomini soldati eroi..e fu Repubblica”, spettacolo che si terrà presso il Teatro Ariston.

“È fondamentale studiare la storia – afferma il Sindaco Cristian Leccese – ma soprattutto ricordarla, rivolgendo un doveroso riconoscimento e ringraziamento a coloro che ne hanno fatto parte; persone che fecero ritorno a casa dopo nove lunghi mesi trascorsi sui monti in condizioni di disagio e disperazione a causa della fame e della miseria. La libertà provata 80 anni fa ancora oggi riecheggia come monito per le nuove generazioni affinché possano ripudiare la guerra e siano promotori di Pace”.

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